La Gazzetta dello Sport

Spalletti: «Icardi? Il prossimo anno segnerà più gol»

●Il tecnico dell’Inter a Perugia con l’ex Sabatini: «Per lo scudetto è dura, abbiamo diversi punti di distanza da Juve e Napoli»

- INVIATO A PERUGIA m.b.

Luciano Spalletti ha impiegato diversi minuti per lasciare la Sala dei Notari a Perugia ieri sera. Non per turismo, ma al termine del dibattito «Encuentro e i Mondiali di Argentina del 1978». Una serata trascorsa a disquisire di calcio e di influenze politiche al fianco di Walter Sabatini, ex coordinato­re tecnico di Suning. Al termine della serata si è fermato a parlare con i cronisti. E uno dei temi principali è quello che riguarda Mauro Icardi. «Sono un allenatore che tutte le sere ha un confronto con il direttore sportivo Piero Ausilio che mi racconta le cose come sono andate – ha detto -, ci sono delle cose che si fanno e che non dipendono da noi. Quando ci siamo lasciati abbiamo organizzat­o quello che fosse il probabile futuro nel quale c’è Mauro con la maglia numero 9. Nella prossima stagione farà molti più gol di quest’anno, per cui trovare un altro che faccia quello che ha fatto lui più molti altri non sarebbe facile. Ma se uno viene, ti paga ciò che deve pagare e il giocatore vuole andare, poi diventa superfluo quello che è il tuo pensiero». SCUDETTO Le parole poi si spostano sullo scudetto. «E’ uno slancio che la stampa si prende dal trampolino, fate questa corsa verticale ma bisogna essere pratici. Abbiamo ancora diversi punti di distanza da quelle squadre che sono in cima, Juventus e Napoli. Per meriti nostri abbiamo accorciato un po’ nei confronti della Roma, ma quelle due sono squadre fortissime. E lo hanno dimostrato anche in Champions: quando si giocano le partite in Europa fino a un certo punto ci vai con la mentalità, da un certo punto in poi ci vogliono i calciatori forti. E la Roma ha fatto vedere di avere una squadra e un allenatore forte». La testa vola già alla prossima stagione, al prossimo campionato: «Me lo immagino lottato come quello di quest’anno – spiega Spalletti – perché ci sono delle forze che si equivalgon­o, lo vedo con dentro l’Atalanta, la Lazio, il Milan che quest’anno è rimasto fuori. E poi c’è sempre qualche allenatore che sa organizzar­e il gioco di squadra e riesce a fare punti creando difficoltà alle squadre più forti. Vedi, per esempio, Marco Giampaolo con la Sampdoria». La chiusura è sullo splendido finale di Roma che ha portato la qualificaz­ione in Champions: «I ragazzi mi hanno fatto vedere una maturità che mi ha sorpreso. Sono stato bene con loro, ho ricevuto molto da loro imparando molte cose. Ho portato avanti un’idea e loro mi hanno seguito, mi hanno risposto in modo positivo anche in quel periodo lungo e difficile che è stato complicato. Sono stati fermi, senza retroceder­e di un centimetro».

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Luciano Spalletti (in mezzo) e Walter Sabatini ieri a Perugia

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