Cairo vede un Toro rampante «Baselli, giovani e mercato»
●Il settore giovanile in visita a Superga. Il n°1 granata: «Per Mazzarri servono pochi ritocchi. Ai nostri ragazzi dico di diventare uomini prima che calciatori»
Spiegare ai più giovani cosa sia e cosa rappresenti l’unicità della storia del Toro. Il settore giovanile granata ieri si è radunato a Superga per rendere omaggio agli Invincibili del Grande Torino. L’iniziativa, voluta da Urbano Cairo a partire dal 2013, giunge a meno di un mese dall’appuntamento tradizionale del 4 maggio e rappresenta un momento essenziale nel prezioso lavoro che la galassia granata sta portando avanti ormai da tempo a proposito del «senso di appartenenza».
UOMINI, POI CALCIATORI «Pur nella tristezza legata alla celebrazione, salire a Superga rappresenta sempre un momento bello e formativo: portiamo qui i nostri bambini per insegnare loro il rispetto per questo luogo» commenterà in serata Cairo. Il discorso, con il presidente granata, si sposta inevitabilmente sul mercato, fra punti fermi da trattenere e obiettivi da perseguire: «Le parole da leader in pectore di Baselli? Lo stimo, è un ragazzo in gamba, di qualità. Io però preferisco non parlare di singoli, ciò che conta è il gruppo, la squadra — spiega Cairo, che poi aggiunge — Vogliamo lavorare bene, individuare gli innesti giusti e assicurarceli: sappiamo ciò che dobbiamo fare per rinforzarci e lo faremo. Quante operazioni saranno necessarie? Mazzarri ha detto che non ci sono chissà quante cose da fare…». Il numero uno granata non fa nomi a proposito delle trattative in corso: «Appena avremo novità le annunceremo; ma per il momento preferiamo lavorare sottotraccia, evitando di fare proclami proprio per evitare di veder sfumare i nostri obiettivi». Prima di accennare al mercato, però, Cairo si era rivolto direttamente ai ragazzi del settore giovanile: «E’ sempre bello essere a Superga — erano state le sue parole all’interno della basilica — e mi fa piacere vedere qui tutti i nostri giovani, e anche la Coppa Italia Primavera, un grande onore. A voi, ragazzi, dico che ci vuole impegno, lealtà e divertimento; e vi dico di studiare. Perché l’importante è diventare degli uomini; diventare calciatori è una cosa in più». Il presidente ha poi aggiunto: «Abbiamo qui un ragazzo come Buongiorno che ha esordito in Serie A, anche se si è subito infortunato. Ne abbiamo altri tre come Barreca, Bonifazi ed Edera che sono stati a tempo pieno in prima squadra. Questo vuol dire che il sogno potrebbe realizzarsi anche per voi; ma se siete già qui è perché siete bravi», ha proseguito Cairo che ha poi fatto i complimenti a Massimo Bava, «che ha fatto con noi sei anni e ne farà altri quattro: per noi è una vera e propria garanzia».
ANCHE LE RAGAZZINE A Superga ieri sono saliti tutti i ragazzi del settore giovanile, dai primi calci fino alla Berretti; assente giustificata, invece, la formazione Primavera che oggi a Firenze si gioca contro la Viola l’accesso alla Final Four scudetto. «Oggi andrò al Franchi a seguire i ragazzi di Coppitelli — ha annunciato il presidente — Mi fa piacere vedere le ragazzine del settore giovanile: mi auguro che il nostro calcio femminile si sviluppi sempre più». Il programma di ieri al Colle ha seguito in fotocopia quello toccante di ogni 4 maggio, a partire dalla Messa officiata da don Riccardo Robella: «Il verbo di quest’anno è innamorarsi» ha detto il cappellano granata. Al termine, i ragazzi granata si sono spostati in religioso silenzio davanti alla lapide per la lettura — da parte di Alessandro Buongiorno — dei nomi delle trentuno vittime del tremendo schianto avvenuto nel 1949. E, come sempre, è stato il momento più toccante della giornata.
LE PAROLE «Conta il gruppo però Baselli mi piace, è un ragazzo di grandi qualità»
«Ci rafforzeremo I nostri obiettivi? Preferisco lavorare sotto traccia...»