La Gazzetta dello Sport

Chi può fare la seconda squadra? Chi ha più azzurrini

●La graduatori­a per i ripescaggi premia le convocazio­ni, poi classifica e spettatori In C è primo il Prato, in D Cavese e Como

- Nicola Binda

La Figc ha pubblicato i tanto attesi criteri per i ripescaggi. Interessan­o soprattutt­o quelli in Serie C, se ci saranno posti, ed è confermato che il primo libero andrà a una seconda squadra di A, il secondo a una retrocessa dalla C, il terzo alla migliore dei playoff di D e così via. Un posto libero già c’è, vista l’unione tra il Bassano e il Vicenza che libera una casella: andrà appunto a una società di Serie A che intende allestire la «seconda squadra», o «squadra B». Un altro potrebbe liberarlo la Pro Piacenza, che sta meditando se proseguire l’attività o rinunciare. C’era curiosità però per capire con quali criteri sarebbero state composte le graduatori­e tra le società interessat­e (anche di A) e il mistero è stato sciolto.

SECONDE SQUADRE La graduatori­a per le pretendent­i sarà composta calcolando tre criteri: giovani convocati per gare internazio­nali nelle ultime tre stagioni delle Nazionali dalla U21 alla U15 (40%); classifica ultima Serie A (30%); media spettatori nei cinque campionati precedenti (30%). E’ interessan­te che la discrimina­nte principale sia quella degli azzurrini: chi ha lavorato bene in passato verrà premiato. Impossibil­e calcolare una graduatori­a adesso, ma le società interessat­e sono già in contatto con la Figc. Per essere ripescati bisogna anche versare 1,2 milioni di euro a fondo perduto. Resta un dubbio: oggi un posto per una seconda squadra B c’è (vedi Bassano), per il secondo bisognerà attendere la quarta esclusione, cosa che solo tra un mese si potrà intuire. Domanda: quanti club di A potranno aspettare tanto prima di decidere se fare o no la squadra?

RETROCESSE Sono 5 squadre in ballo, ma i criteri escludono Akragas, Gavorrano e Santarcang­elo (sanzionati per mancati pagamenti) e anche il Racing Fondi (già ripescato nelle ultime 5 stagioni), quindi la prima della lista è il Prato. In passato, in caso di un «secondo giro», una delle inibizioni veniva meno: stavolta no, quindi o Prato, o nessuno. E il club toscano, se interessat­o, dovrà versare il famoso contributo a fondo perduto (fissato stavolta in 300mila euro) più una fideiussio­ne a garanzia (di altrettant­i 300mila euro).

SERIE D Le 9 squadre vincenti i playoff sono state inserite in una graduatori­a calcolata in base ad alcuni coefficien­ti, che dice: 1) Cavese; 2) Como; 3) Matelica; 4) Albalonga; 5) Arzichiamp­o; 6) Imolese; 7) Pergolette­se; 8) Ponsacco; 9) Igea. Le squadre senza stadio a norma non sono ripescabil­i, ma Cavese e Como ce l’hanno: anche per loro occorrono comunque i 300mila euro a fondo perduto e la fideiussio­ne da 300mila euro.

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Alessandro Costacurta, 52 anni

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