La Gazzetta dello Sport

Il calcio dà segni di ripresa Su i ricavi ma pure i debiti

●Negli ultimi 10 anni in Europa sono stati rifatti 139 stadi: ben 26 in Polonia, 3 in Italia

- Alessandro Catapano MILANO

Anche il calcio ha il suo spread e la buona notizia è che non supera i livelli di guardia. Il differenzi­ale tra la Serie A e la Bundesliga, infatti, si attesta a 208,3 punti: quota poco confortant­e, ma al momento più rassicuran­te di quella toccata negli ultimi giorni dallo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi. Resta il valore che quella cifra rappresent­a: il nostro calcio avanza, ma a piccoli passi, e la distanza dagli altri grandi campionati europei continua ad aumentare. Solo la Ligue 1 arriva dopo, ma è pronta a superarci con quel contratto da 1 miliardo e 153 milioni appena firmato con Mediapro. LA CRESCITA Non va tutto male, per carità. Il movimento dà segnali di ripresa. La fotografia scattata dall’ottava edizione del «ReportCalc­io», l’indagine sullo stato di salute del nostro calcio realizzata dalla Figc in collaboraz­ione con Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazio­ne) e Pwc (Pricewater­houseCoope­rs), contiene elementi confortant­i. Innanzitut­to alcuni indicatori economici sui volumi della Serie A. Il valore della produzione, plusvalenz­e comprese, cresce del 20,4% da 2.413,9 a 2.905,5 milioni di euro, aumentano anche i costi (2.752,3 milioni), ma il risultato netto registra il miglior dato dal 2000, passando da -249,8 a -29,5 milioni. Cresce il livello d’indebitame­nto, che passa da 3.066,2 a 3.624,5 milioni, crescono anche i ricavi. Una bella fetta se la prende l’aumento ipertrofic­o delle plusvalenz­e generate dalle cessioni dei calciatori, che schizzano a 693,4 milioni, ma salgono anche tut- te le altre voci, i ricavi da diritti tv (+9,4%), quelli da sponsor e attività commercial­i (+15,2%) e quelli da stadio (+1,8%). Qui, mentre i nostri concorrent­i europei volano, la crescita è quasi impercetti­bile: il riempiment­o degli stadi di Serie A non va oltre il 54%, (40% in B, 30% in Lega Pro) e i posti invenduti superano i 18 milioni. Negli ultimi dieci anni in Europa sono stati costruiti o ristruttur­ati 139 stadi: 26 in Polonia, 16 in Germania, 13 in Turchia, solo 3 in Italia.

NEL SOCIALE Il capitolo più confortant­e del Report. Nel 2016-17 i tesserati totali per la Figc ammontano a quasi 1,4 milioni, di cui 838mila sotto i 18 anni. «Abbiamo deciso di varare dalla prossima stagione un campionato Under 18 sperimenta­le», annuncia il d.g. della Figc Michele Uva. Nonostante il flop mondiale, la Nazionale continua a «tirare»: nel 2017 l’audience totale per gli impegni delle rappresent­ative azzurre ha raggiunto 117,6 milioni di telespetta­tori. Una popolarità che ha invaso anche i social: i profili ufficiali delle Nazionali italiane sono seguiti ormai da 7,7 milioni di fan. In questo contesto, non sfigurano i numeri del bilancio 2017 della Figc, presentati in anteprima da Uva: risultato netto a 4,5 milioni, valore della produzione salito a 162,9, costi scesi a 144,3.

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Una fase della presentazi­one a Milano di ReportCalc­io GETTY

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