La Gazzetta dello Sport

«Io, speciale, ma non so perché: altrimenti non lo sarei»

●SuperMario filosofo al sito del Nizza: «A me piace avere delle responsabi­lità Il futuro? Preferisco vivere il presente»

- Alessandro Grandesso PARIGI @agrandesso

Sereno e con le idee chiare. È il nuovo Balotelli. Quello che è appena approdato in Nazionale, dopo essersi ripreso il suo ruolo nel calcio grazie al Nizza. E proprio in un’intervista al sito del club francese fa un bilancio del biennio. Con un messaggio forte – «Mi piace assumermi le mie responsabi­lità» – rivolto magari a chi coltiva ancora diffidenza nei suoi confronti. Balotelli lo invia spiegando il suo ruolo nella squadra che l’ha accolto: «Mi considero un buon amico, con qualche responsabi­lità. Ma siamo uomini e come tali abbiamo responsabi­lità. E a me piace averne». Una è stata rimettersi in discussion­e e in gioco in un club periferico: «Non sapevo se avrei potuto migliorare il club. Invece qui mi sono sentito davvero a casa mia. E ne sarò sempre grato ai tifosi del Nizza».

SPECIALE Tifosi che l’hanno adottato fin dai primi minuti, come un giocatore speciale: «È vero, mi sento speciale, ma non so perché lo sono. Se lo sapessi, non lo sarei più». È tornato speciale per i gol e le giocate, anche se la gente continua a considerar­lo una sorta di rockstar: «Non mi considero tale: non mi piace il rock e non so come si comportino le rockstar. Sono stati i media a costruire un personaggi­o che non mi appartiene. Il vero Mario è quello che vive tranquillo, in famiglia, con i figli che mi aiutano a restare felice. Poi non nego che è piacevole essere la stella della squadra, ma non è la cosa più importante».

ERRORI Insomma, il passato di balotellat­e è archiviato. E lo si capisce anche da come si comportere­bbe se suo figlio decidesse di seguire le sue orme: «Gli direi di provarci, perché tutti dobbiamo avere una chance. E se diventasse bravo, lo sarebbe anche più di me, perché non commettere­bbe gli stessi errori fatti quando ero giovane. Non so cosa avrei fatto se non fossi diventato calciatore. Già a quattro anni dissi a mia madre che lo sarei diventato. Poi ho studiato, mi sono diplomato, ma non ho mai pensato di far altro nella vita». Comunque, dopo due anni a Nizza, Balotelli è pronto a riprenders­i la scena, calcistica. Senza però pianificar­e: «Preferisco concentrar­mi sul presente. E sinceramen­te del mio futuro non so niente». È chiaro però che un Balotelli così può far gola a molti. A cominciare dal Marsiglia dove lo accogliere­bbe volentieri Adil Rami, che dal ritiro della Francia l’ha invitato a raggiunger­lo: «Dai bastardo vieni con noi che andiamo a vincere», ha scherzato il difensore davanti ai giornalist­i. Magari proverà a convincerl­o di persona domani, in occasione dell’amichevole Francia-Italia. A Nizza, dove Balo sarà accolto come un eroe.

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GETTY Mario Balotelli, 27 anni

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