Giro, 800 milioni di telespettatori in 198 Paesi
●●randi numeri per l’ultima edizione della corsa rosa. Oltre 2.000 giornalisti, web-community da 2.800.000 followers
Quattro giorni dalla conclusione di Roma, e già non vedi l’ora che la grande carovana rosa si rimetta in marcia. Il Giro d’Italia fa sempre questo effetto. Ma intanto è ancora il tempo dei bilanci. Cominciamo da qualche numero. Per esempio 198, come i Paesi del mondo in cui il Giro è stato trasmesso. Oppure 800 (e oltre) milioni di telespettatori che la corsa della Gazzetta ha raggiunto. Ancora: oltre 2000 media accreditati, di 900 testate internazionali; 3.255.634 spettatori che hanno seguito su Rai2 la scalata dello Zoncolan, il giorno in cui Froome ha messo il sigillo sul Giro cominciando a fare intendere che avrebbe potuto anche vincerlo a Roma. Infine, i numeri in crescita esponenziale della Web Community, composta da oltre 2.800.000 followers attivi sui canali social. Comprensibile la soddisfazione di Paolo Bellino, direttore generale di Rcs Sport, e Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia. «Questo Giro è stato un grande successo dal punto di vista mediatico oltre che da quello sportivo — spiega Bellino —. Per Rcs Sport è stata una vittoria su tutti i fronti. La narrazione di questa edizione è stata davvero unica. Non possiamo dimenticare la presenza incredibile di spettatori lungo tutto il percorso che ribadisce come il ciclismo sia uno sport trasversale in grado di attrarre un tifo sano, molto partecipato e con un “amore infinito”. La vera sfida sarà crescere nell’edizione 102». Così Mauro Vegni: «Il via da Gerusalemme e l’arrivo a Roma hanno dato a questo Giro un enorme prestigio. La vittoria di Froome e l’incertezza fino all’ultimo hanno dato suspence e tenuta viva la corsa. Abbiamo avuto grandi vincitori di tappa, grandi imprese come quella di Froome nella tappa del Colle delle Finestre e qualche “dramma sportivo”, da sempre parte del dna di questo sport. Più di così non potevamo chiedere».