La Gazzetta dello Sport

Tortu show «Le emozioni più belle di sempre»

●Lo sprinter: «Prima l’incontro col Papa, poi Coleman e Baker»

- Andrea Buongiovan­ni

Lunedì è arrivato con papàcoach Salvino, martedì s’è allenato alle Farnesina, ieri ha incontrato Papa Francesco e oggi, al 38° Golden Gala, sarà il più atteso dai 30.000 dell’Olimpico. Il rapporto tra Filippo Tortu e Roma è da sempre speciale, in queste ore ancor di più. Alle 21.35, in un 100 grandi-nomi, dopo il 10”03 di Savona della scorsa settimana, gli occhi saranno tutti su di lui.

Cosa la lega tanto alla città?

«Qui abitano nonna Vittoria e gli zii, qui han sede la caserma delle mie Fiamme Gialle e la Luiss, l’università dove studio economia, qui c’è lo stadio dove Livio Berruti, il mio idolo, nel 1960 vinse l’Olimpiade, qui si disputa il Golden Gala, l’appuntamen­to clou della stagione, Europei a parte».

S’è emozionato di fronte al Papa?

«Come mai prima: gli ho stretto la mano, tremavo. E’ la persona più importante del mondo. Resterà uno dei momenti più belli della mia vita».

Una spinta in più per arrivare al leggendari­o 10”01 del record italiano di Pietro Mennea?

«Meglio puntare a un altro personale: centrassi un 10”02 sarei felice».

Dal primato del barlettano e dal muro dei 10”00 abbattuto da due soli bianchi, il francese Lemaitre e l’azero-turco Guliyev, la separano 2 e 4/100: sono quantifica­bili?

«Sembrano pochi, sono tanti. Ma non un’ossessione».

Cosa sa di Mennea?

«Tutto o quasi, non potrebbe essere diversamen­te. Ciò che di lui più mi affascina, sono i risultati ottenuti in pista, ma pure quelli della carriera universita­ria e profession­ale. E’ un esempio per tutti i giovani che fanno sport. Ed è bello che il meeting sia a lui intitolato».

Lo scorso anno, nella conferenza stampa antipasto al 20”34 sui 200 mai più corsi, affiancò De Grasse e lo stesso Lemaitre, ora ha trovato Coleman e Baker: cosa significa appartener­e allo stesso gruppo?

«In realtà è il mio primo 100 coi super big. Sono oro continenta­le ed ex vice iridato junior, ma mai ho corso tra i grandi. Devo sfruttare l’occasione».

Coleman o Baker?

«Christian è un partente eccellente, Ronnie più completo e sabato, a Eugene, ha avuto la meglio. E’ una sfida aperta, ma sto con Coleman».

Bolt si dà al calcio e oggi, col Tas atteso a un pronunciam­ento sulla squalifica di Carter, saprà se manterrà l’oro della 4x100 di Pechino 2008. Intanto si continua a cercarne l’erede...

«Usain è inimitabil­e: bello esser stato partecipe alla sua ultima recita ai Mondiali di Londra. I successori potranno esserlo solo lontanamen­te in senso tecnico: i miei candidati sono Coleman e De Grasse».

Tra gli altri, all’Olimpico, troverà il sudafrican­o Simbine, il francese Vicaut primatista europeo e... Marcell Jacobs: conferma che tra voi c’è solo rivalità sportiva?

«Qui siamo compagni di stanza: basta? Poi, negli scontri diretti, siamo 1-1 e in gara sarà uno dei tanti avversari da battere. Ma con gli altri faremo una gran staffetta».

Il grande pubblico l’ha scoperta dopo Savona e molti sono sorpresi perché, all’apparenza, non ha un fisico da sprinter...

«E’ il mio segreto e la mia fortuna. E resto convinto che in futuro darò il meglio sui 200».

Lei come si descrivere­bbe?

«Come un ragazzo che tra 15 giorni compirà 20 anni, semplice, a modo, atleta, studente, di orgogliose origini sarde, come di quelle milanesi».

LA CHIAVE Dopo il 10”03 di Savona, l’azzurro insegue il record di Mennea (10”01)

«Sarei felice anche con un 10”02. Jacobs è solo uno dei rivali da battere»

 ?? COLOMBO ?? Filippo Tortu, 19 anni, vince i 100 nel meeting di Savona in 10”03 battendo Marcell Jacobs, 23
COLOMBO Filippo Tortu, 19 anni, vince i 100 nel meeting di Savona in 10”03 battendo Marcell Jacobs, 23
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ROMA

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