La Gazzetta dello Sport

Nell’alto Vallortiga­ra con la Trost C’è la Grenot

- Valerio Piccioni ROMA

Niente Roma-Lazio, ma c’è aria di derby, anzi di doppio derby all’Olimpico. Non soltanto Tortu-Jacobs, basterà infatti spostare lo sguardo in curva Sud e incontrare nell’alto Alessia Trost ed Elena Vallortiga­ra, il bronzo mondiale indoor e l’autrice di un salto di 1.95 che è stato fra gli acuti dell’inizio di stagione dell’atletica italiana. «Sono curiosa, sto bene - racconta Alessia non vedo l’ora di mettermi alla prova su una pedana...emozionant­e». La stessa del record del mondo, uno dei più longevi dell’atletica, il 2.09 siglato da Stefka Kostadinov­a ai Mondiali dell’87. Ma Mariya Kuchina-Lasitskene chiede di non esagerare: «Il primato mondiale? Sarei felice di eguagliare il personale (2.06, ndr) e di dare una gioia al pubblico di Roma, una città che amo». Cominciano ad amarla anche gli astisti, il campione del mondo Sam Kendricks ha già «postato» la sua visita al Colosseo: «Fa sempre un certo effetto».

SALTI E 400 In effetti i salti promettono bene. Nel lungo Luvo Manyonga, maglietta con il suo nome e il suo cognome ben stampati sopra, è reduce dall’8.56 di Shanghai sotto la pioggia. Fra i candidati a stimolarlo stasera c’è Jeff Henderson, che non pensa soltanto a ciò che succederà in pedana: «Spero di mangiare benissimo a Roma». Quanto al resto della squadra azzurra, occhio al giro di pista femminile: sulla distanza piana c’è Libania Grenot, con la Chigbolu e la novità Likudo; sugli ostacoli spazio a Folorunso e Pedroso. Prove individual­i di 4 x 400...

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Libania Grenot, 34 COLOMBO

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