E’ una fascia storica Mario capitano, Mancini ci pensa
●Balotelli leader stasera in caso di forfeit di Bonucci: avrebbe un valore simbolico dopo lo striscione di San Gallo
Può darsi che non accada oggi, ma prima o poi, sì, succederà, è soltanto questione di tempo. Può darsi che stasera a Nizza Leo Bonucci, il legittimo proprietario per numero di presenze, sia in campo, o che la fascia passi a Mattia De Sciglio. Ma potrebbe anche essere il momento di Mario Balotelli, per la prima volta capitano, per la prima volta un capitano di colore nella Nazionale maggiore. E nel giorno in cui Matteo Salvini diventerà, con tutta probabilità, ministro dell’Interno, si andrebbe ben oltre il «semplice» discorso sull’allargamento delle frontiere dello sport, diventando un caso politico.
BONUCCI E POI… Bonucci è a quota 78 «gettoni» azzurri: dipende tutto da Mancini, dalla voglia di sperimentare più giovani possibili, ma il capitano è lui. Bonucci è rientrato in ritiro, dopo un giorno di permesso per motivi familiari. Mancini vuole vederlo in azione stamattina, nella rifinitura, prima di capire se può giocare ancora: dovrebbe essere schierato al fianco di Caldara. Ma in caso negativo? C’è questo strano CARLTON MEYERS
Ex cestista, 47 anni, ha giocato, tra le altre, con Fortitudo Bologna, Roma e Siena. E’ stato azzurro per 10 anni: dal 1993 al 2003 ballottaggio De Sciglio-Balotelli: entrambi vantano le stesse presenze, 34, entrambi sono andati di pari passo giocando con l’Arabia Saudita, ma per convocazioni è in vantaggio lo juventino. Anche se la prima chiamata di Balotelli è più lontana nel tempo. Per tradizione azzurra, dovrebbero far fede le convocazioni, ma non è una regola scritta. Decisiva è la parola del c.t., e il c.t. ha in mente Balotelli.
BALO PER MANCIO Senza pensare a questi conti un po’ astrusi, Mancini avrebbe deciso. In fondo, alla vigilia della sfida con l’Arabia Saudita, aveva detto: «Il vice-capitano è Balotelli». Chiaro quindi che per ruolo, esperienza, storia azzurra, è Balo il potenziale capitano TAI AGUERO
Pallavolista cubana naturalizzata italiana, 41 anni, ha vinto due scudetti con la squadra di Perugia. In Nazionale dal 2007 al 2009 ANSA di questa Italia se Bonucci non sarà in campo. E anche ieri sera, a fine conferenza, la frase del c.t. è stata inequivocabile: «Balotelli sarà capitano se si troverà a essere quello in campo con più presenze».
FOLLE STRISCIONE Inevitabile tornare alla memoria recente, allo striscione di San Gallo, alla frase assurda che spiegava come un capitano dovesse essere italiano, con riferimenti al «sangue», e con una grafica di chiarissima ispirazione nostalgica. Una situazione grave ma che è la spia di un sentire purtroppo più diffuso di quanto s’immagini. Mancini infatti ha aggiunto: «Uno striscione del genere comunque è una di quelle cose che non dovrebbero succedere». C’è gente che la FIONA MAY
Ex lunghista e triplista, 48 anni, nata in Gran Bretagna da genitori giamaicani e naturalizzata italiana, in Nazionale dal 1994 al 2005. pensa così, anche nel 2018. A complicare il tutto, il fatto che oggi il nuovo governo giurerà fiducia. Governo nel quale la componente leghista, di sicuro, vede con non troppo entusiasmo un capitano di colore.
POLEMICA SOCIAL Balotelli, a marzo, era stato protagonista di una polemica social con il primo senatore nero. A Toni Iwobi, ghanese, 62 anni, eletto in Senato con la Lega, Balo aveva dedicato un pensiero su Instagram: « Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna!!!». Polemica nella quale era entrato il leader della Lega Matteo Salvini: «Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo». Avrebbe un significato speciale un capitano della Nazionale di un colore diverso, simbolo di una nuova generazione figlia di un mondo con meno frontiere, un mondo che non può essere fermato. Dove non è la pelle il criterio di discriminazione, ma solo i comportamenti. Alla faccia degli imbecilli che allo stadio chiedono «un capitano con sangue italiano». Chissà se succederà proprio contro la Francia — almeno nello sport — dell’integrazione. ANDREW HOWE
Lunghista e velocista, 33 anni, nato in California, si trasferisce in Italia all’età di 5 anni. Gareggia in Nazionale dal 2004. FRANCIA 4-3-3
PANCHINA: 22 Donnarumma, 12 Perin, 3 D’Ambrosio, 15 Rugani, 6 Romagnoli 4 Criscito, 24 Florenzi, 26 Baselli, 27 Mandragora, 17 Politano, 18 Berardi,11 Belotti, 7 Zaza,
10 Insigne, 20 Verdi. SQUALIFICATI: nessuno INDISPONIBILI: Conti, Spinazzola, Chiellini,Marchisio,
Verratti, Gagliardini, Bernardeschi, Immobile SUMBU KALAMBAY
Ex pugile (pesi medi), 62 anni, è nato in Congo, diventa italiano e debutta tra i professionisti nel 1980. Ha vinto 57 incontri su 64. ITALIA 4-3-3
PANCHINA: 16 Mandanda, 23 Areola,
3 Kimpembe, 4 Varane, 8 Lemar, 9 Giroud,
14 Matuidi, 15 Nzonzi,
18 Fekir, 19 Sidibé, 20 Thauvin, 22 Mendy. SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: nessuno (Varane in dubbio)