Segregata e violentata per sei mesi Fugge e fa arrestare il suo aguzzino Il pg su Corona: «È un evasore, pena più severa»
A TORINO: LA VITTIMA È UNA RUSSA L’EX RE DEI PAPARAZZI
Mesi fa le aveva offerto un posto dove dormire, visto che la donna si trovava in difficoltà, nascondendo l’interesse morboso dietro quel gesto di umanità. Poi, per sei mesi, l’ha tenuto segregata in una stanza, chiusa con una grossa catena, violentandola e picchiandola ripetutamente. Per questo un romeno di 39 anni è stato arrestato a Torino per violenza sessuale e denunciato per «sequestro di persona e lesioni gravi», nei confronti di una donna russa arrivata in Italia sognando di fare la ballerina. L’uomo è stato bloccato dalla polizia in un supermercato nel centro di Torino, dove aveva costretto la donna a seguirlo. A dare l’allarme è stata proprio la vittima delle violenze che, in un momento di distrazione dell’uomo, è riuscita a fuggire. La donna aveva conosciuto il suo aguzzino pochi mesi prima in giro per Torino quando, per problemi economici, era finita a vivere in strada. L’uomo si era così offerto di ospitarla nella sua abitazione. Ma in realtà, dietro la proposta di aiutarla, si celavano ben altri propositi.
Per sei mesi la giovane donna russa è stata costretta a vivere in una stanza fredda, sporca e fatiscente, chiusa a chiave con una grossa catena. L’uomo la picchiava, la minacciava di morte, la costringeva a cucinare, ad avere rapporti sessuali con lui, a rovistare nell’immondizia per trovare qualcosa che potesse essere utile. La donna ha cercato più volte di ribellarsi, di urlare, di scappare, di chiedere aiuto a qualche passante. Fino alla fuga, avvenuta in un supermercato di Torino dove la donna era stata costretta ad accompagnare il suo aguzzino, nelle uniche occasioni per uscire dalla stanza in cui viveva segregata. La donna è così riuscita a liberarsi e a dare l’allarme. Il fermo del romeno è avvenuto in corso Turati, all’interno dello stesso supermercato. La polizia ha bloccato il 39enne dietro ai distributori automatici di bevande, dove aveva cercato di nascondersi per sfuggire all’arresto. Si tratta di un senzatetto, con alle spalle innumerevoli precedenti penali, che aveva conosciuto la sua vittima nel 2017, sotto i portici del capoluogo piemontese. ● Fabrizio Corona, condannato in primo grado a un anno per un illecito fiscale, deve essere condannato invece a 2 anni e 9 mesi per tutti i reati, più 15 mila euro di multa, compresa l’intestazione fittizia di beni.
Lo ha chiesto il sostituto pg Maria Pia Gualtieri nel procedimento sui soldi in contanti trovati anche in un controsoffitto in casa della collaboratrice di Corona Francesca Persi e in due cassette di sicurezza in Austria. Per il pg, però, il dibattimento va riaperto con due testi. L’ex agente fotografico ha reagito, riferendosi al pg: «Non ha capito un...». «Corona — ha spiegato Gualtieri — ha sempre voluto nascondere il suo patrimonio di soldi in nero allo Stato e all’Erario; lui era il dominus; la signoria sul denaro ce l’aveva la Persi». Corona, presentatosi in tribunale a Milano con la fidanzata, ha parlato con i cronisti anche di politica: «Se Salvini è ministro dell’Interno, io posso essere ministro della Giustizia». La nuova udienza è fissata per il 21 settembre.