LA CASA BLANCA E LE SFIDE DI ANTONIO

La Casa Blanca, dunque, sta valutando la possibilità di sostituire Zinedine Zidane con Antonio Conte. Comprensibile: sarebbe l’uomo ideale per lanciare la ricostruzione.

La Casa Blanca, dunque, sta valutando la possibilità di sostituire Zinedine Zidane con Antonio Conte. Comprensibile: con CR7 sempre più distante dal Real e una squadra che nei suoi uomini chiave comincia a fare i conti con la carta d’identità, Conte sarebbe l’uomo ideale per lanciare la ricostruzione. Lo ha fatto alla Juventus, che veniva da due settimi posti e con lui ha vinto tre scudetti di fila. Lo ha rifatto in Nazionale, prendendola dalle macerie brasiliane e portandola a disputare un ottimo quanto sfortunato Europeo. Si è ripetuto al Chelsea, che aveva archiviato un’annata fallimentare, conquistando la Premier. È possibile, anzi probabile, che questi pensieri li abbia avuti anche Florentino Perez: giustificano ampiamente l’interesse madridista nei confronti del salentino.

Detto questo va ricordato che il Real è una società particolare. Nella Liga 1991-92 Radomir Antic venne cacciato, nonostante fosse primo, perché la sua squadra non dava spettacolo… A Madrid non si vuole solo vincere, si vuole incantare. «Hala Madrid, juegas en verso, que sepa el universo como juega el Madrid»: l’universo deve sapere che il Madrid giocando scrive poesie. Fabio Capello non era un poeta: vinse pure nella sua seconda esperienza in Spagna, ma durò solo quella stagione. La panchina del Madrid è un trono che può tramutarsi in tritacarne, anche perché i pareri che Perez dà agli allenatori non sono consultivi. Ci vogliono saggezza (Del Bosque), elasticità (Ancelotti), carisma (Zidane). E non è detto che bastino. Nello stesso tempo, non bisogna fare ombra al Real cioè a Florentino (Mourinho). Queste sono le vere sfide che Conte si troverebbe davanti: perciò sarebbe ancor più interessante vederlo all’opera.