La Gazzetta dello Sport

Neymar incanta Brasile in Russia con il re ritrovato

●●ol bellissimo all’Austria: il fuoriclass­e guarito raggiunge Romario a quota 55 reti in nazionale

- Mauricio Cannone

Un Brasile fiducioso, brillante e con il morale alto dopo l’ultima amichevole si appresta a sbarcare al Mondiale sentendosi a ragione nel gruppo delle favorite. La fiducia viene anche dalla prestazion­e di Neymar. Era la prima partita da titolare del fuoriclass­e del Psg dopo l’infortunio di febbraio. E la rete con cui «O Ney» raddoppia è deliziosa. Certo, l’avversaria di turno non si chiama Germania, Spagna o Francia, ma l’Austria che non parteciper­à alla Coppa del mondo. Però gli austriaci sono stati scelti come sparring partner proprio perché hanno uno stile simile alla Svizzera, avversaria dei verdeoro domenica prossima a Rostov. E poi l’Austria aveva battuto la Germania il 2 giugno.

SICURI Il Brasile comunque stravince, a Vienna: 3-0, reti di Gabriel Jesus, Neymar e dell’ex interista Philippe Coutinho. Dopo tre mesi di stop a causa della frattura al metatarso, Neymar aveva già giocato (e segnato un gol) nell’amichevole di domenica scorsa contro la Croazia, ma era entrato all’intervallo. Ieri invece viene schierato dal c.t. Tite fin dall’inizio e viene sostituito al 37’ del secondo tempo: prima lascia la sua impronta. La rete è un balletto che fa sedere un difensore austriaco, poi Neymar drib- bla di suola e infila il portiere Lindner. Adesso per lui sono 55 reti (84 presenze) col Brasile: eguagliato Romario, campione mondiale del 1994. Per la cronaca, nel conto dei gol in presenze ufficiali per il Brasile secondo gli standard Fifa, primeggia Pelé (77), seguito da Ronaldo (62): dopo di loro la coppia NeymarRoma­rio.

OFFENSIVO Con Neymar al posto di Fernandinh­o, centrocamp­ista marcatore, rispetto all’amichevole con la Croazia si è visto un Brasile più offensivo nel 4-14-1 che a volte può diventare pure un 4-3-3. «Non so quali sono ancora i limiti di Neymar», sottolinea Tite. «Dalla trequarti in avanti, lui è letale». Con Gabriel Jesus più avanzato (deve stare attento perché Firmino è pronto a soffiargli il posto), appoggiato dalla classe non solo di Neymar ma anche da Willian, anche Coutinho è uno dei grandi protagonis­ti della partita. Un gol, un pallone sul palo, una bella prestazion­e. Tifosi e critica vogliono vedere il quartetto magico Willian-Neymar-Coutinho-Jesus brillare in Russia, nel miglior stile futebol-arte. Ma Tite è un allenatore pragmatico, punta soprattutt­o all’equilibrio.

LA PARTITA Il Brasile è sempre superiore all’Austria. I sudamerica­ni sbloccano il risultato al 34’ su tiro angolato di Gabriel Jesus, bravo a sfruttare una respinta su botta di Marcelo. Il 2-0 di Neymar già descritto arriva al 17’ della ripresa: lo sventurato difensore che finisce a terra è Dragovic. Coutinho sigla il definitivo 3-0 al 23’ della ripresa, dialogando con Firmino, suo ex compagno ai tempi del Liverpool. Il giocatore del Barcellona avanza sulla sinistra e infila nella porta di Lindner. Subito dopo la vittoria, il Brasile è volato in Russia, dove sogna di vincere il secondo titolo in Europa, come successe 60 anni fa, nel 1958, in Svezia.

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EPA Neymar, 26 anni, è tornato in forma dopo l’infortunio con il Psg

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