Il Tribunale punisce Mediapro Domani in Lega la svolta sui diritti tv
●Nuovamente bocciato il bando degli spagnoli, si lavora per l’assegnazione
Colpita al cuore (e al portafogli) una seconda volta dal Tribunale di Milano, Mediapro commette il più classico fallo di reazione. Nuovamente bocciato il bando con cui di fatto si auto promuoveva da «intermediario indipendente» a «responsabile editoriale», la società spagnola prova a scaricare le responsabilità sulla Lega di A, dando un’interpretazione tutta sua della decisione con cui il collegio ieri ha confermato l’ordinanza del 9 maggio scorso del giudice Marangoni, che aveva accolto le istanze di Sky, di fatto annullando il bando. Secondo la sentenza, comunicano gli spagnoli alle agenzie di stampa, «... Mediapro avrebbe acquisito un prodotto (quello dei diritti messi in vendita dalla Lega) non conforme a quanto poteva fare dalle regole vigenti».
REAZIONE La nota, diramata nel tardo pomeriggio, fa andare su tutte le furie il presidente Miccichè e nel giro di poche ore produce una reazione incrociata Lega-Sky che sbugiarda Mediapro. «La Lega Serie A – scrive in una nota –, con riferimento alle dichiarazioni di Mediapro apparse sulle agenzie di stampa, ricorda che le competenti autorità hanno sempre confermato la piena correttezza della procedura di commercializzazione dei diritti posta in essere e la totale conformità alla legge della licenza offerta al mercato». Basta leggere la sentenza per averne conferma. «L’Agcom – scrivono a pagina 7 i tre giudici del collegio – ha deliberato la conformità al decreto Melandri dei risultati e dei criteri adottati nella procedura competitiva svolta dalla Lega», mentre «l’Antitrust non ha approvato l’invito di Mediapro né ha autorizzato Mediapro ad effettuare l’invito nei termini qui contestati bensì ha ritenuto conforme alla normativa speciale la procedura competitiva avviata dalla Lega». Con il risultato, conclude il Tribunale che ha pure condannato gli spagnoli a pagare a Sky 15mila euro di spese legali, che Mediapro «ha violato il decreto Melandri e gli obblighi dell’intermediario indipendente, in quanto con il suo invito appare assumere responsabilità editoriale, comprimere la libertà di iniziativa imprenditoriale e imporre costi aggiuntivi e non necessari per la fruizione dei diritti, sfruttando anche una posizione dominante con meccanismi di abbinamento forzato». Esulta Sky, assistita dallo studio Cleary. Esulta la Lega, che ora guarda all’assegnazione di domani (alle 11 termine per le offerte, dalle 12 l’assemblea, nel pomeriggio eventuali rilanci, in serata partita chiusa) sperando che sia un mercoledì da leoni.