La Coppa stavolta vale 33,5 milioni di euro
La Champions League vale molto di più di un Mondiale, ma si sapeva. Anche senza vincere, un club può portarsi a casa oltre 100 milioni di euro, com’è successo alla Juventus. E dal prossimo anno, con la nuova formula e i nuovi contratti televisivi, la cifra aumenterà. Il Mondiale fa guadagnare un po’ meno: chi solleverà la Coppa a Mosca, il 15 luglio, incasserà 39,5 milioni di dollari (al cambio di ieri, 33,5 milioni di euro). Naturalmente altre sono le esigenze federali rispetto a quelle dei top club. E comunque questa cifra è già un record: il montepremi complessivo di Russia 2018 è arrivato a quota 448 milioni di dollari (oltre 380 milioni di euro), circa il 10% in più di Brasile 2014 (408 milioni di dollari, meno di 350 milioni di euro).
TANTI SOLDI AI CLUB Non era proprio scontato. Dopo il Mondiale brasiliano è infatti cominciato il crollo della Fifa: le rivelazioni sulla corruzione, le indagini, le dimissioni e la fuga degli sponsor. Il bilancio di Zurigo si basa tutto sul Mondiale e, fatte le proporzioni, quello russo non sarà neanche dei più ricchi: quindi l’aumento dei premi è comunque un buon risultato. Detto dei campioni, dai 29,5 milioni di dollari dei secondi si arriva infine ai 9,5 di chi viene eliminato subito ai gruppi. Non contano vittorie e pareggi, ma semplicemente il cammino nella varie fasi del torneo (con una cifra fissa iniziale, compresa nel conto, di 1,5 milioni per le «spese di preparazione»). Che l’aumento rispetto all’edizione precedente non sia elevatissimo è dovuto anche al fatto che parte degli utili sono destinati ai club: 209 milioni di dollari come partecipazione agli utili per i giocatori convocati e 134 per eventuali indennizzi in caso di infortuni. In totale, 343 milioni di dollari. MONDIALE COME EUROPEO Questi 380 milioni di euro di montepremi corrispondono a quello che l’Uefa verserà tra due anni alle nazionali per l’Europeo 2020 itinerante: 371 milioni. Alla vincente andranno da 32 a 34 milioni. D’altra parte all’Euro partecipano 24 squadre e al Mondiale, fino a oggi, 32, quindi la torta si riduce. Nel 2026 si passerà a 48 nazionali e sarà necessario un forte incremento dei diritti televisivi per aumentare la distribuzione di utili. Nel 2022 si resta a 32 finaliste, a meno che la proposta sudamericana di allargare subito non trovi risposta positiva: ma qualunque discussione è stata stralciata dal Congresso di domani, in attesa di parlare con il Qatar per capire la (difficile) sostenibilità del progetto.