Nordamerica 2026? Oggi il voto. Segreto...
●Canada-Usa-Messico promettono miliardi di utile, hanno l’ok tecnico e dovrebbero superare la candidatura del Marocco
Il futuro passa per l’America del Nord e il Marocco. Oggi al Congresso Fifa di Mosca si sfidano le due candidature del Mondiale 2026 che imprevedibilmente si sta trasformando nell’ennesimo problema internazionale. Da un lato «United», cioè Canada-Usa-Messico, uniti a rappresentare un continente, stadi meravigliosi, esperienza di Usa 94 e una previsione di utile per la Fifa di 11 miliardi di dollari (su un fatturato di 14). Contro questo Golia, il piccolo Marocco che punta a un Mondiale a misura d’uomo e promette 5 miliardi (su un fatturato di 7,2) che sarebbero comunque record, insinuando che la proposta nordamericana sia esagerata. In Brasile l’utile fu di 2,5 miliardi di dollari. CONTESA 2026 Al presidente Infantino non spiacerebbe un successo americano: gli Usa sono stati suoi elettori e, per una Fifa che ha deciso di distribuire soldi a pioggia, un super fatturato è cruciale. Il Marocco ha accusato Zurigo di aver cambiato in corsa alcuni parametri, la Fifa nega. La Task Force, chiamata al giudizio tecnico, ha scelto United: il voto finale è stato 4 (su 5), il Marocco si è aggiudicato un 2,7. Non dovrebbe esserci storia: anche perché, per evitare altre Russia 18 e Qatar 22, l’indicazione dovrebbe essere vincolante. Ma poi si vota. In segreto. Gli Usa non hanno le simpatie del mondo. Se aggiungiamo Trump, buonanotte. La Francia, che in Marocco ha interessi storici, ha invitato l’Europa a seguirla. Il presidente Uefa Ceferin ha lasciato libertà di scelta. L’Africa potrebbe compattarsi. Al secondo scrutinio basta il 50% più un voto (su 206). Se nessuno ci riuscisse, via a nuove candidature.
UN 48 Il Mondiale 2026 è al centro di un Congresso in cui sono usciti gli altri temi caldi. Tipo l’ampliamento anticipato del Mondiale a 48 squadre: si deve cominciare nel 2026 ma il Sud America ha chiesto dal 2022 in Qatar. Nell’anno elettorale (le presidenziali il 5 giugno 2019 a Parigi) è vietato dire certi «no». E quindi Infantino ha rimandato la decisione, aspettando di parlare col Qatar per verificare l’eventuale, difficile, sostenibilità del progetto.
FIFA VS. UEFA Fuori dal Congresso anche Mondiale per club e Global Nations League, sui quali il conflitto Uefa-Fifa, o meglio Ceferin-Infantino, si è aggravato, dopo che la Var aveva scavato il primo solco. Ceferin s’è opposto ai due tornei di Infantino: prima vuole conoscere gli investitori pronti a mettere 25 miliardi in cambio del 49%. Infantino non può accettare che sia l’Uefa a organizzare una Nations tra continenti. I due non si parlano: ma dovrebbero, nel nome del calcio. E l’Italia – dalla consigliera Fifa, Evelina Christillin, al vicepresidente Uefa, Michele Uva – si sta muovendo diplomaticamente per avvicinare le parti.
A Infantino non spiacerebbe la vittoria americana, Ceferin lascia libertà di voto