La Gazzetta dello Sport

MISSY AMERICA ORA NUOTA NEI DUBBI «LA VITA VALE ORO»

IL CANTANTE BIEBER ERA PAZZO DI LEI. CHE VINCEVA E DICEVA «IO NON SONO PHELPS». DOPO LA DEPRESSION­E E IL RIENTRO HA VIRATO: «VOGLIO ESSERE FELICE, NON MIGLIORE»

- IL RACCONTO di STEFANO ARCOBELLI

Missy Franklin non vince più, non vola più, non canta più. Forse sorride ancora, perché lo fa forzatamen­te ed automatica­mente da sempre, ma cinque anni dopo è un’altra Missy. Un’altra ragazza. Ripartita ancora una volta da zero. Fuggita dalla California (dov’è cominciata la sua crisi, al College), scappata poi dal Colorado (per non rimanere intrappola­ta nelle pressioni familiari) e riparata in Georgia, dove Jack Bauerle sta tentando una «mission impossible» verso i Giochi di Tokyo: farla tornare la vera Missy. Che diceva: «Io sono Missy, non Phelps».

INVESTIMEN­TI

A 17 anni sbancò ai Giochi di Londra con 4 ori; a 18 anni festeggiò un’impresa memorabile mai riuscita a nessuna donna in piscina ai Mondiali, neanche alla miglior Katie Ledecky, ovvero trionfare 6 volte su 6 in un’edizione. Dimenticat­e quella teenager diventata miss America, contesa da Tv e sponsor, della quale si era innamorata il cantante Justin Bieber: Missy aveva scalato le classifich­e di popolarità sino all’8° posto di SportsPro sui 50 atleti del mondo più commerciab­ili. La Img l’aveva ingaggiata per trasformar­la in una macchina di soldi e medaglie, affiancand­ola a calibri come la tennista Serena Williams ed al pilota Lewis Hamilton, ma nessuno avrebbe immaginato che Missy sarebbe entrata nel tunnel di una crisi da cui non riesce ancora ad uscire del tutto, semmai ci riuscirà. Per una serie di ragioni e per colpa forse degli incontri sbagliati.

CATTIVA

Quella mostruosa, imbattibil­e nuotatrice che stregava sia a stile libero che a dorso, entrando al College fu costretta a lasciare il suo mentore e protettore, Todd Schmitz: l’impatto e il sodalizio con un’allenatric­e, Teri McKeever, la prima donna a guidare ai Giochi olimpici una nazionale americana, non poteva risultare più disastroso. C’è chi dice malignamen­te che Teri l’abbia «rovinata», c’è chi dice che la vita nel College california­na fece perdere a Missy il senso della realtà. Una diva che aveva perso l’umiltà, ribelle e refrattari­a alle regole imposte dalla «cattiva» coach, già guida della polivalent­e Natalie Coughlin, una che non voleva concedere privilegi neanche all’ingestibil­e Missy. Un vortice dentro cui la Franklin stava cominciand­o a perdersi, in assenza di risultati. Un dilemma che i genitori, unico punto di riferiment­o della ragazza, risolsero richiamand­ola a casa, riconsegna­ndola al vecchio mentore.

BUCO NERO

Ma qualcosa s’era già rotto dentro Missy, costretta a bluffare in pubblico promettend­o meraviglie che nel frattempo faceva solo la Ledecky: una felicità sempre più problemati­ca da ostentare e un buco nero in privato con cui misurarsi ogni giorno, colmato solo da tanti pianti e tanti chilometri, probabilme­nte inutili. Né ai Mondiali di Kazan 2015, né ai Giochi di Rio 2016 poteva più essere la vera Missy, sfrontata e imprendibi­le. La Ledecky le tolse via via la scena, e a Missy non bastarono certo gli ori nelle staffette. «Arrivando a Rio - racconta -, ero nella migliore forma fisica di sempre, non mi ero mai allenata così bene, ma tutto questo non significav­a nulla perché mentalment­e mi trovavo in un posto terribile. Era tutto inutile per me: anche il mio corpo. Non potevo avere il potere o il controllo sui miei pensieri». Tutto pareva

stucchevol­e per la teenager, finita nel guado come Hackett, Phelps e Allison Schmitt; smarrita nella rete della depression­e post-olimpica mentre «la mia immagine doveva essere sempre la stessa: non mi chiedevano altro che successi, di essere un modello per le ragazzine americane, di essere indistrutt­ibile come prima, di tornare subito al top. Ma io avevo solo dubbi, la pressione mi stava uccidendo».

IL RITORNO

Missy nel 2017 decise di tornare in California, a Berkeley: non per chiedere scusa all’allenatric­e, bensì per affidarsi a un altro tra i migliori coach al mondo, Dave Durden, né burbero come il suo primo mentore, né autoritari­o come Teri. Eppure non ha funzionato neanche con lui, complice l'operazione a una spalla che ha costretto Missy a buttar via un altro anno, il 2017 dei Mondiali di Budapest. La paura che fosse finita per sempre, il punto di non ritorno ha costretto la campioness­a disincanta­ta ad un’altra svolta, non cercata. La ragazza cresciuta e con nuove priorità, la passione viscerale trasformat­a in insopporta­bile frustrazio­ne e il trasferime­nto in Georgia sono l’ultimo tentativo, probabilme­nte, per un rilancio tutto da valutare: «Ma senza più pressioni, ora so di poter controllar­e le mie emozioni, sto cercando di dare l’importanza giusta a tutte le cose, farò del mio meglio: sarà questa la mia vera vittoria». Tra i campionati Usa di Irvine di fine luglio che qualifiche­ranno ai Panpacific­i di agosto a Tokyo e ai Mondiali ‘19 in Sud Corea, Missy si gioca tutto. Ma, più realista, ha imparato la lezione e fatto abbastanza i conti con la delusione: «Ora ho gli strumenti per reagire, so che cos’è il mondo reale. Ho imparato tutto su me stessa, la mia vita non dipende più da una medaglia. Ora so che c’è dietro una persona che vale più di come nuota. Ora ho capito perché mi allenavo inutilment­e. Non cerco un Missy migliore, ma una Missy felice, onesta totalmente con me stessa. Perdere non mi terrorizza più». Senza il sorriso da adolescent­e, ma con un sorriso autentico.

 ??  ?? 1. Missy Franklin, dorsista, la specialità in cui è arrivata al successo: resta primatista mondiale dei 200 dorso in 2’04”06. 2. L’olimpionic­a in volo con un caccia F16. 3. L’americana con il cantante Justin Bieber, incontrato a un concerto dopo i...
1. Missy Franklin, dorsista, la specialità in cui è arrivata al successo: resta primatista mondiale dei 200 dorso in 2’04”06. 2. L’olimpionic­a in volo con un caccia F16. 3. L’americana con il cantante Justin Bieber, incontrato a un concerto dopo i...
 ??  ?? 3 2 4
3 2 4
 ??  ?? AP-PINTEREST
AP-PINTEREST
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy