MARKET MONDIALE
Da Neymar a Higuain quante stelle in vetrina Juve-Golovin nel vivo
LO SCENARIO
Cristiano «vecchio»? Dopo i tre gol di ieri alla Spagna, tanti busseranno alla porta del Real in barba all’età...
Un Mondiale ti cambia la vita. A James Rodriguez, per esempio, portò in dono una maglia del Real Madrid nel 2014. Il colombiano era già un bel prospetto, ma il titolo di capocannoniere a sorpresa nella rassegna in Brasile abbagliò Florentino Perez, al punto di sacrificare un certo Di Maria per strappare James al Monaco a suon di milioni. Furono 80, per rendere l’idea. Col senno di poi, decisamente troppi, visto che Rodriguez a Madrid non si è mai confermato come l’astro nascente del calcio. Ma al Mondiale funziona così: se la tua stella brilla nella vetrina più lussuosa in quel mese magico, il resto conta poco o nulla.
SUPERSTAR James a Brasile 2014 aveva appena 22 anni (i 23 li compì il 12 luglio, con la Colombia già eliminata). Non è però una questione d’età. Se sei un campione affermato e avanti con gli anni, il Mondiale può consegnarti alla gloria e scuotere l’estate del calciomercato. A Russia 2018 Cristiano Ronaldo è arrivato dopo il tris di Champions consecutive col Real Madrid, ma anche con la prospettiva di cambiare casacca a 33 anni. Le parole nell’immediato dopopartita della finale di Kiev hanno aperto uno squarcio difficile da ricucire. Se CR7 giocasse un Mondiale da protagonista col Portogallo (e ieri è partito decisamente in quarta...), nessuno starebbe a guardare la carta d’identità: qualsiasi top club che può permettersi di spendere almeno 150 milioni di euro e coprirlo d’oro, busserà alla porta del Real. A quel punto, a Madrid si aprirebbe un buco enorme, che solo un’altra stella del calibro di Cristiano può colmare. L’indiziato numero uno è Neymar, la grande speranza del Brasile per l’hexa, il sesto titolo mondiale dei verdeoro. Se lo conquisterà, O Ney salirà al livello di Messi e Ronaldo («sono già il migliore al mondo, ma loro due sono di un altro pianeta», ha detto ieri nel ritiro della Seleção), con il vantaggio dell’età: a 26 anni, sarebbe di certo il giocatore più ambito al mondo. Tanto che i 222 milioni sborsati appena un anno fa dal Psg potrebbero non bastare per un nuovo trasferimento da record. Il valzer dei grandi nomi in attacco farà danzare anche Cavani (Uruguay), Lewandowski (Polonia) e Higuain (Argentina)? Bomber di primo piano che hanno la chance di sfruttare il Mondiale per ringalluzzire il proprio status di star. In particolare Lewa e il Pipita devono dimostrare di reg- gere i grandi eventi: il polacco del Bayern ciccò Euro 2016, l’argentino della Juve in carriera ha sempre sofferto della sindrome «finali», specialmente in nazionale. Per loro, come per Cavani, si salirà comunque sopra i 50 milioni di euro in caso di trasferimento. Vale meno Falcao, 32 anni e parecchi infortuni alle spalle. Il centravanti colombiano, che saltò Brasile 2014 per infortunio, ha però un conto aperto con la mala sorte e potrebbe presentarlo in Russia.
A quel punto, le sue quotazioni risalirebbero anche in chiave mercato, col Monaco che potrebbe racimolare un bel gruzzolo dalla sua cessione: il Milan tiene alte le antenne, ma non è l’unico club interessato.
TALENTO Attaccanti a parte, gli occhi del mondo si concentreranno su Milinkovic-Savic, enfant prodige della Serbia e della Lazio. L’ex c.t. Muslin ha sostanzialmente perso il posto perché si ostinava a non prenderlo in considerazione: una follia, considerate le qualità di Sergej, parametrate alla disponibilità di talento della selezione di Belgrado. Tecnica, fisico, testa: Milinkovic ha tutto del top player e le big sono ansiose di osservarlo al suo primo Mondiale in carriera. Curiosamente, ci arriva alla stessa età di James Rodriguez nel 2014: se farà bene come il colombiano, Lotito alzerà l’asticella ben oltre i 100 milioni per privarsene e in pochi storcerebbero il naso. Giusto il doppio di quanto potrebbe costare il cartellino di Angel Di Maria, non più intoccabile al Psg. Anche l’argentino fu sfortunato in Brasile, dovendo saltare per infortunio la finale con la Germania, dopo aver incantato nelle gare precedenti. Ripetersi significa garantirsi un altro contrattone, anche lontano da Parigi: Di Maria, poi, è abituato a trasferirsi dopo un Mondiale, esattamente come quattro anni fa, quando lasciò il Real per il Manchester United.
GLI ALTRI Fin qui i fuoriclasse. Il Mondiale però è una vetrina aperta a chiunque voglia mettersi in mostra. Ne hanno bisogno Badelj (Croazia) e Fellaini (Belgio), arrivati a scadenza rispettivamente con Fiorentina e Manchester United. Useranno il Mondiale per sedurre e pretendere di più in fase di contrattazione. Russia 2018 può essere interpretata come una rivincita: lo sarà per Bacca (Colombia), Pjaca (Croazia) o Shaqiri (Svizzera),
che nei propri club vivono una situazione complicata. Di sicuro Bacca non tornerà al Milan per restarci, così come Pjaca alla Juve, mentre Shaqiri fuggirà dallo Stoke retrocesso nella Serie B inglese, sfruttando la clausola da 15 milioni di euro. Per quest’ultimo, Liverpool in pole, dopo che pare sfumato il colpo Fekir. Ecco, l’attaccante del Lione è un altro gioiellino che può prendersi la ribalta, a patto che riesca a ritagliarsi spazio nella super Francia di Deschamps. Discorso analogo per Kovacic nella Croazia: un Mondiale da protagonista potrebbe convincere il Real a dargli fiducia o un’altra big a farne il faro del proprio centrocampo, dopo le stagioni all’ombra di Modric sia in nazionale che a Madrid. In ultimo ci sono i talenti in ascesa. Di Golovin abbiamo scritto tanto in questi giorni, ma occhio anche a Lozano (Messico) e Sarr (Senegal). Giovani che hanno fame. Sì, il Mondiale può cambiar loro la vita.
GLI ALTRI
Dai parametri zero Fellaini e Badelj ai talenti emergenti come Golovin: un mese alla grande può fare la differenza
●In Russia tra campo e mercato: il caso Ronaldo può convincere il Madrid a fare follie per O Ney. Lewandowski, Higuain e Cavani osservati speciali Il serbo della Lazio ha l’occasione di sedurre le big