Brasile in ansia per O Ney L’allenamento dura 5’ «Sono i colpi svizzeri...»
●Problemi a una caviglia, l’allenamento di O Ney dura 5’. La federazione: «Colpa dei falli subiti con la Svizzera»
Arriva in campo per ultimo e con una felpa sulle spalle come fosse un mantello di Superman. Solo che Neymar, di super, ieri non ha avuto nulla. O forse sì: ma nei tormenti.
LA DINAMICA Caviglia destra fasciata che lui si tocca almeno due volte prima di iniziare un torello con tutta la squadra. Arriva col sorriso, un nuovo taglio di capelli (corti), palleggia 10’ poi Tite raggruppa 5 giocatori, si mette a fare il torello pure il c.t. e assieme a Willian, Paulinho e altri c’è sempre lui, O Ney. Che tutti osservano, fotografano, scannerizzano. Sembra andare tutto liscio ma ecco che 5’ dopo, attorno alle 17,18, la stella brasiliana dice stop. Ed esce dal campo quasi zoppicando, accompagnato dal medico Rodrigo Lasman e dai fisioterapisti. Allenamento abbandonato. Allarme Neymar. Tutto il Brasile in attesa: perché se dopo l’1-1 contro la Svizzera salta pure lui, beh, che maledetto Mondiale sarà? Inutile, ma doveroso, descrivere il tumulto che accompagna i 200 giornalisti brasiliani appena l’uscita di Neymar verso gli spogliatoi diventa un viaggio senza ritorno. Subito la Federcalcio del Brasile si adopera per rasserenare tutti, anche se poi - e nel frattempo - provvede a far uscire i giornalisti dalla tribunetta del campo sia per il limite del quarto d’ora e sia per non alimentare gli allarmi. «Neymar ha lamentato dolori alla caviglia destra susseguenti ai colpi presi nella gara contro la Svizzera ecco il comunicato della Cbf -: poiché l’allenamento era rigenerativo, si è preferito sottoporlo a fisioterapia che il giocatore farà oggi (ieri, ndr) e domani mattina. Neymar prenderà poi parte all’allenamento domani (oggi,ndr) pomeriggio». Ma il messaggio del Brasile è chiaro: il nostro giocatore, colpito ripetutamente contro la Svizzera, va tutelato.
OPERAZIONE E FIGLIO Effettivamente le botte prese (da Behrami ma non solo) nella gara di debutto del Brasile non sono state poche. L’ufficio stampa, nel frattempo, assicura che lo stop momentaneo di O Ney nulla ha a che fare con l’operazione a cui si sottopose all’ospedale «Mater Dei» di Belo Horizonte il 3 marzo scorso per la frattura al quinto metatarso del piede destro riportata contro il Marsiglia. Il Brasile spera non sia nulla di grave, Torcida compresa e pure il figlio di O Ney stesso, David, che manda un video in cui dice «la prossima la vinciamo».
PSICOLOGIA
Alle 19 locali, poi, si presenta Philippe Coutinho: ha fatto un gol pazzesco ma a tanti interessa solo Neymar. «Ho parlato con lui ma mi pare tutto normale. Se è una strategia? Neymar è Neymar, ma la nostra forza deve saper essere anche il collettivo» dice. Poi, l’ex interista approfondisce. «Giocare con o senza Neymar è differente, perché è uno dei più forti al mondo, perché è fondamentale per il nostro gioco, perché ha carattere, vince i duelli e crea sempre qualcosa. E’ importantissimo per noi». E oggi se ne saprà di più, anche se è chiaro che psicologicamente O Ney teme un nuovo stop e il non sentirsi ancora al massimo 4 mesi dopo l’operazione lo porta a calibrare ogni situazione e sensazione. In caso di forfeit, spazio a Douglas Costa?
FIDANZATA E RECLAMO Nel frattempo, l’allarme Neymar diventa pure una telenovela. Bruna Marquezine è la sua fidanzata e sui social ha annunciato che arriverà qui in Russia e che pur di essere vicino alla sua stella ha anticipato le riprese, appunto, di una telenovela. Subito si è scatenato il tam-tam di radio, tv e social: come dire, ci mancava solo lei. Sarebbe dovuta arrivare oggi ma pare atterrerà direttamente a San Pietroburgo per la gara di venerdì. Ripartendo lunedì, fa sapere: il momento non è di quelli giusti. Ieri, a bordo campo, c’era anche il presidente federale che ha firmato il reclamo del Brasile verso la commissione arbitrale per il non utilizzo della Var in occasione del gol di Zuber (spinta su Miranda). Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha fatto sapere a Globoesporte che la commissione risponderà, ma la sensazione è che tutto resterà com’è dando nessun seguito alle proteste brasiliane. La chiusura è ancora per Coutinho. «La Var? Ne hanno già parlato Tite e la Federazione, preferisco non parlarne». La chiosa è un tiro pulito. «Il Mondiale non si vince solo con la camiseta». Già.
LA NOSTRA FORZA DEVE ESSERE ANCHE IL COLLETTIVO
COUTINHO ATTACCANTE DEL BRASILE
CAUTELA
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