Pinamonti & co.: tutti i ragazzi del tesoretto nerazzurro
●L’attaccante è la stellina più pregiata Parma e Sassuolo puntano Adorante e Merola, il Pescara riscatta Carraro ●La Roma sblocca la trattativa: ok al cash più due-tre giovani È il quarto colpo per Spalletti: il belga firmerà fino al 2022
Sarà stata una notte lunga, come è giusto che sia. C’è una maturità da affrontare oggi, sui banchi di scuola. Poi da domani – diciamo metà luglio – anche in campo. Andrea Pinamonti è stato per anni il fiore all’occhiello del settore giovanile dell’Inter: attaccante straordinario per senso del gol e personalità. Ma dopo aver firmato
Si farà. E si farà presto, anche prima della data X del 30 giugno. Radja Nainggolan all’Inter è un affare da ultimo chilometro, da conto alla rovescia. L’arrivo a Roma di Javier Pastore ha sgomberato definitivamente (se ancora c’erano dei dubbi) la casella del 30enne trequartista belga, che a sua volta stoppa la reunion interista con Rafinha: sarà lui il quarto rinforzo Champions per Spalletti dopo Asamoah e De Vrij (arrivati a parametro zero da Juventus e Lazio), e Martinez (pagato 20 milioni al Racing di Avellaneda). Nerazzurri e giallorossi si sono annusati e avvicinati nelle scorse settimane, grazie anche al lavoro del procuratore di Radja Alessandro Beltrami, poi i due d.s. Ausilio e Monchi si sono parlati e confrontati, e adesso sono a un passo dal punto d’incontro sulle modalità del trasferimento del Ninja. Che nel frattempo ha già cominciato la ricerca della casa a Milano.
TRATTATIVA
La Roma, che lo scudetto Primavera 2017, nell’ultima stagione è stato poco più di una comparsa. Con la prima squadra appena 58 minuti in campo tra Serie A (13’) e Coppa Italia (45’); molto meglio in Youth League, la Champions U19: sei partite e sei gol, roba da cecchino. Ecco perché è lecito aspettarsi dalla sua cessione la plusvalenza più rilevante: Pinamonti guiderà l’U19 al prossimo Europeo di luglio in Finlandia, ma è già nel giro dell’U21 di Gigi Di Biagio. vuole monetizzare molto bene l’addio a Radja, è partita da una valutazione di 35-40 milioni di euro. Troppi per l’Inter, che è pressata dai paletti del fair play finanziario e dai 45 milioni di plusvalenze da recuperare entro sabato 30 giugno (la data X, appunto): al momento il club di corso Vittorio Emanuele risponde con un’offerta di 20-22 milioni cash più una contropartita tecnica. Le parti però si sono sensibilmente avvicinate perché la Roma – che si è vista rifiutare l’idea di chiedere in cambio Santon – ha accettato di inserire alcuni giovani della Primavera campione d’Italia. Quanti? Due, forse tre: quasi certamente la mezzala Zaniolo, non Pinamonti che sarebbe uscito dai radar di Trigoria, mentre le quotazioni degli altri centrocampisti Emmers, Pompetti e Rada (il suo agente è Beltrami) sono in netto rialzo. L’intenzione dei club è quella di arrivare al più presto all’accordo: una volta definiti i nomi dei ragazzi, la trattativa si chiuderà per una valutazione complessiva vicina ai 35 milioni. E intanto iniziano a delinearsi i contorni del contratto che legherà Nainggolan all’Inter: il GETTY belga l’estate scorsa, durante la tournée americana con la Roma, ha rinnovato il contratto fino al 2021 con uno stipendio di 4,5 milioni tra parte fissa e bonus. Tra l’altro, uno strano effetto ottico delle immagini di quella giornata fece apparire a tinte nerazzurre la tovaglia sulla quale Pallotta Monchi e Radja firmarono il contratto. I social si scatenarono, immaginando fosse la miglior risposta possibile al corteggiamento di Spalletti. Ecco, un anno dopo il nerazzurro non è un effetto ottico, ma diventerà realtà. E Radja firmerà un altro accordo: l’Inter aumenterà in quota percentuale il fisso dei 4,5 milioni garantiti della Roma e dovrebbe assicurare al Ninja un anno in più di contratto.
PRANZO E SMENTITA Può esultare Spalletti, che accoglie un altro giocatore pronto all’uso – proprio come piace a lui –, il terzo su quattro già protagonista del campionato italiano, senza bisogno di iscriversi a scuola guida. Nainggolan e la Roma è ormai un matrimonio andato a finire male, in fondo Curriculum da giocatore vero, insomma.
VALIGIA PRONTA L’attaccante di Cles è solo uno dei tanti talenti delle giovanili dell’Inter con la valigia in mano. Servono 45 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno per rispettare i paletti del fairplay finanziario e il grosso del tesoretto l’Inter sa di poterlo ricavare dalla partenza delle sue stelline. Zaniolo potrebbe finire nell’operazione Nainggolan, ma in caso contrario la lista delle pretendenti è lunga. E poi c’è il belga Emmers, uno dei grandi protagonisti dei due scudetti consecutivi della Primavera, anche lui nel mirino Roma. Pure la LEADER
Radja Nainggolan, 30 anni, è arrivato alla Roma nel gennaio 2014. Il trequartista belga in Italia ha giocato anche con Piacenza e Cagliari AFP
LO SCENARIO Zaniolo va verso la Capitale. In rialzo anche Emmers, Pompetti e Rada
Ieri il trequartista è stato a Trigoria: ultima volta nella base giallorossa?
Samp resta vigile, come altri club in cerca di giovani da valorizzare. Con l’altra società di Genova, invece, l’Inter avrebbe già un’intesa di massima per la cessione di Radu e Valietti. Nell’operazione con il Genoa i nerazzurri riceverebbero anche in cambio il prestito di Salcedo e Serpe, oltre a 12 milioni fondamentali per avvicinarsi ai 45. E in questa ottica diventa importante anche il riscatto di Carraro da parte del Pescara.
LA CARICA DEI 2000 Negli ultimi giorni poi anche Andrea Adorante e Davide Merola sono finiti al centro del mercato. Per i due attaccanti classe 2000 si sono mosse Parma e Sassuolo, con una certa decisione. L’Inter probabilmente si terrà un diritto di recompra, ma quello oggi conta poco. Occhio poi anche alla possibile partenza di Marco Pompetti, miglior giocatore delle ultime finali scudetto Primavera. Regista mancino, ottimi tempi e visione di gioco, soprattutto pericolo costante da calcio piazzato. È arrivato a gennaio dal Pescara e in pochi mesi il suo valore di mercato è cresciuto a dismisura. Potrebbe così rientrare anche lui nel piano nerazzurro per rispettare gli impegni presi con l’Uefa per il fairplay finanziario. Urge fare plusvalenze, anche a costo di qualche piccolo sacrificio.