La Gazzetta dello Sport

CR7 GUARDA DALL’ALTO TUTTI I PIÙ GRANDI

- FABIO BIANCHI

Ali Daei ora è un tranquillo tecnico di squadre del suo Paese, l’Iran. Ha giocato fino a una decina di anni fa: aveva classe, velocità incredibil­e, grande elevazione e senso del gol come pochi. Ha vestito la maglia del Bayern Monaco per una stagione, vincendo Bundesliga e coppa di lega. Se vogliamo, è stato il Cristiano Ronaldo d’Asia, e tecnicamen­te si somigliano. Daei è il «campione del mondo» dei gol in nazionale in gare ufficiali, ben 109. Guarda caso, è CR7 che lo segue con 84, appaiato a un certo Puskas. Oggi potrebbe sganciarsi dal mitico ungherese al 2° posto. L’assoluta grandezza di Cristiano si misura anche qui. Tra i serial bomber dell’era moderna, nei primi 10 c’è soltanto Klose (71). E fatta eccezione per Pelé (7° con 77 gol), nei primi 14 c’è una raccolta di figurine asiatiche e africane. Che recitavano in palcosceni­ci più facili per esibirsi nell’arte del gol. L’arte di Ronaldo è sublime perché ha staccato i pari-fenomeni. Messi, l’altro Ronaldo, Ibra, Lewandovsk­i...Tutti dai 20 ai 30 gol in meno. Certo, CR7 ha giocato ben 151 partite col Portogallo perché quasi mai si è fermato per infortunio (Messi, per dire, ne ha «solo» 124). Ma non è solo fortuna: è cura del proprio fisico, dedizione alla causa quasi soprannatu­rale, carattere da martire del gol. Ha già 33 anni, ma se diventa il numero 1 anche in questa classifica, non si stupirebbe nessuno.

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