La Gazzetta dello Sport

Neuer carica la Germania «Con la Svezia è una finale»

● I tedeschi sono a rischio eliminazio­ne. Il portiere: «Gruppo unito»

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A VATUTINKI

Sembra che di colpo tutto il sistema tedesco, sociale, morale, sportivo sia vicino al punto di rottura. Il governo litiga sui migranti e la gestione Merkel fatica a reggere le richieste di frontiere chiuse degli alleati; l’arresto di Rupert Stadler, a.d. dell’Audi, legato al Bayern (membro del consiglio di sorveglian­za) e coinvolto nel dieselgate, riduce la credibilit­à delle aziende guida. Fra cui c’è anche la nazionale, non come fatturato o posti di lavoro, ma come impatto sulla socialità, benefici all’economia, immagine nel mondo. La Germania delle 4 stelle, della tripla corona all’entrata di questo Mondiale (Coppa del Mondo, Confederat­ions, Europeo Under 21) è davanti alla più disastrosa spedizione della sua storia: se perde sabato contro la Svezia e il Messico farà un punto con la Corea del Sud, saprà di dover tornare a casa già alla seconda partita. E anche un pari non la tutelerebb­e da un risultato di comodo che gli avversari potrebbe trovare all’ultimo match. Solo una volta, nel 1938, la Germania ha lasciato il Mondiale al primo turno: «Siamo convinti di vincere queste due finali e di passare», dice Neuer. Ma dietro gli slogan ci sono profonde discussion­i.

RITARDO Un sistema si incrina quando anche le sacre regole diventano dettagli qualunque. Sulla puntualità delle conferenze stampa della nazionale sono state create leggende, e dirette televisive in patria. Il capitano della nazionale si è presentato ieri con 50’ di ritardo e non aveva la giustifica­zione del traffico e del congresso Fifa, come il suo presidente Reinhard Grindel arrivato due ore dopo l’orario, mercoledì scorso. «Chiedo scusa, ma siamo stati in riunione più a lungo del previsto» ha detto Neuer. La Germania è in assemblea permanente: «Già sul pullman dopo il k.o. col Messico è iniziato il confronto, continuiam­o a parlarne: a tavola, nelle riunioni». Si spera non con le poche consorti presenti in Russia e ammesse in hotel, come sempre, il giorno dopo il match.

I LEADER «Abbiamo letto tutte le critiche, siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi. Ci diciamo tutto fuori dai denti. Non siamo divisi tra vecchi e giovani, tra campioni del mondo e campioni della Confederat­ions. Dobbiamo dimostrare di non aver perso i nostri punti di forza, quelli che ci hanno reso così forti». La Germania è partita per Sochi mentre i grandi ex, Matthäus, Effenberg, perfino Basler che è solo ex, continuano nelle violente accuse ai giocatori, soprattutt­o a Özil. E il responsabi­le dello sport del partito populista AfD ha chiesto di nuovo di togliere Mesut e Gündogan dalla nazionale. Il sistema vacilla.

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Manuel Neuer, 32 anni, è il capitano della Germania

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