Parola di Mancini «Io ne sono certo Italia presto al top»
●Il c.t. azzurro: «Al Mondiale non sfigureremmo È davvero una sofferenza vedere le partite in tv»
In piazza Pascoli - il grande poeta insegnò in un liceo classico di qui - due inglesi gli chiedono un selfie. Dalla terrazza di Palazzo Lanfranchi, un belvedere mozzafiato, osserva i sassi di Matera mentre il vento si infila tra i capelli. Sorridente, rilassato, prima di scendere in campo per una partita speciale - 90 minuti in cui la Fondazione Matera 2019 e la Figc presentano questa tappa della mostra itinerante del Museo del calcio, celebrativa dei 120 anni della federazione - si concede lo struscio su via Ridola, dove lo riconoscono tutti e tutti, ovviamente, gli rivolgono la stessa preghiera: «Mancio, facci sognare, riporta la Nazionale dove merita di stare».
IN MOSTRA Vengono i lucciconi a guardare la maglia che Gigi Buffon indossò all’Europeo di due anni fa, o quella numero 20 con cui Pablito Rossi ci trascinò alla vittoria del Mundial nel 1982. Cimeli, scarpini, maglie, ricordi di sfide epiche e trionfi indimenticabili, nella grande bellezza dei sassi di questa città. Matera e l’azzurro, sono davvero un connubio straordinario. E la mostra è bellissima, per carità, ma insomma di questi tempi, mentre gli altri sono incollati alla tv a guardare le partite mondiali, fa un po’ male. «Seguiamo il Mondiale con un po’ di magone ammette il d.g. della Figc Michele Uva, che a Matera è di casa -, ma dalle sconfitte dobbiamo trovare gli spunti per migliorare. Nel 2006 non sfruttammo l’effetto Mondiale per investire su giovani e infrastrutture. Abbiamo cominciato a farlo, presto ne raccoglieremo i frutti». «Noi abbiamo conquistato il diritto a giocarci il
C.T. DELLA NAZIONALE
Mondiale dopo diciannove anni - dice con orgoglio la c.t. della Nazionale femminile Milena Bertolini, applauditissima -, finalmente anche in Italia il calcio femminile non è un’eccezione. Mancini - assicura- è l’uomo giusto per ripartire con grandi ambizioni».
VINCEREMO
Eccolo, il Mancio. Non ha problemi ad ammettere: «È una sofferenza per noi vedere le partite del Mondiale, non si sta bene. Anche perché, guardando il livello delle partite, l’Italia, seppure quella poco brillante degli ultimi tempi, ci sarebbe stata benissimo. Le prime
partite sono ingiudicabili, ma le grandi hanno avuto tante difficoltà. La sfida più affascinante è stata senza dubbio Spagna-Portogallo, due squadre che si sono affrontate a viso aperto, ne ha guadagnato lo spettacolo. Ripeto, non avremmo fatto brutta figura, anzi». I materani applaudono, il c.t. si concede alla platea. «Noi italiani abbiamo le cose più belle e non le conosciamo, mi sono innamorato di Matera, potremmo venire con la Nazionale, spero ci porti fortuna». Fortuna ma soprattutto gioco di squadra, questo riporterà gli azzurri ai vertici. «Prendiamo esempio dal modo in cui Matera è diventata capitale europea della cultura, un grande lavoro. Speriamo di vincere qualcosa di importante, io sono convinto che non ci vorrà molto tempo. Sono ottimista, restituiremo presto agli italiani la voglia di entusiasmarsi per la Nazionale. Da settembre avremo subito impegni importanti, la squadra dovrà crescere in fretta. Io penso che il gruppo abbia enormi margini di miglioramento, non mi sbaglio, vedrete che arriveranno subito delle soddisfazioni».
GARANTISCE LUI
Gli chiedono di Golovin, talento russo in predicato di venire alla Juventus. «Grande talento, ottime qualità, è pronto per il campionato italiano. Chiunque lo prenda, fa un affare». Chiesa, invece, è una delle speranze più vive per la nostra Nazionale, le big lo corteggiano, la Fiorentina vuole tenerselo stretto. «Dovunque scelgano di andare - spiega il nostro c.t. -, l’importante è che questi ragazzi giochino. Chiesa è un talento puro, farà una grande carriera in azzurro». Al resto, ci penserà lui, il Mancio. Matera è suoi piedi, il Paese speriamo presto.
CHIESA TALENTO PURO: FARÀ UNA GRANDE CARRIERA IN NAZIONALE
HO IN MANO UN GRUPPO CON ENORMI MARGINI DI MIGLIORAMENTO
ROBERTO MANCINI