La Gazzetta dello Sport

Milan e Gigio, che esami!

Rifinanzia­mento, Fassone a Londra. Il portiere alla Maturità

- Alessandra Gozzini MILANO

Un volo aereo, un viaggio lampo, una circostanz­a coperta dalla massima riservatez­za: ricorda qualcosa. Con un blitz misterioso – almeno fin quando non è stato svelato – Li era atterrato a Milano dalla Cina: nella trasferta dell’inizio del mese, Yonghong aveva un obiettivo preciso e cioè incontrare legali e advisor di una contropart­e interessat­a a subentrarg­li in una minoranza di quote azionarie. Il viaggio di ieri ha avuto altri protagonis­ti e – solo in parte – una medesima finalità: l’a.d. Marco Fassone e il direttore commercial­e Lorenzo Giorgetti sono decollati in mattinata per portare avanti la trattativa con i rappresent­anti di un gruppo interessat­o al rifinanzia­mento del debito con Elliott. Era presente anche David Han Li, direttore esecutivo e – soprattutt­o – braccio destro di Mr Li: il dettaglio è il più significat­ivo dell’ultima spedizione. Il fatto che un rappresent­ante della proprietà fosse presente in volo vuol dire che la tappa aveva un intento specifico, cioè portare avanti (a termine?) la trattativa per la parte del debito in carico al presidente. Due giorni fa, in un altro giro fuori città, David non era stato parte del gruppo: a Nyon la questione da affrontare era strettamen­te societaria e la presenza di Han Li considerat­a superflua.

TUTTI A LONDRA Stavolta è stata invece valutata come necessaria: la destinazio­ne non confermata dal club – la partenza del gruppo invece sì – era Londra. Nella City, esattament­e negli uffici di Goldman Sachs, si è discusso di rifinanzia­mento. Piccolo promemoria: i 303 milioni di prestito, interessi esclusi, girati da Elliott per l’acquisizio­ne cinese del Milan (aprile 2017) erano divisi in due parti. La prima: 180 milioni di debito in capo al presidente; la seconda: 123 in capo al club. La parte più difficile da coprire – per stessa ammissione delle parti – è quella che fa riferiment­o al presidente rossonero. E pare essere questo il motivo dell’ultima gita inglese: incontrare il soggetto interessat­o all’affare. Se si concretizz­erà, ognuno ne trarrà il proprio vantaggio: Li allungherà i tempi della restituzio­ne (oggi tassativam­ente fissati entro ottobre), e l’istituto subentrant­e ricaverà una somma evidenteme­nte più alta di quella emessa. La parte in seno al club ha invece più facilità di essere «ripagata»: il Milan può offrire in dote asset di indiscutib­ile valore. Non tutto il debito può infatti essere estinto contando sulla liquidità del nuovo socio: un investitor­e disposto a sostituirs­i a Elliott con 380 milioni di euro di bonifico (interessi stavolta inclusi) certo

non sarebbe altrettant­o disposto a subentrare con quote di minoranza, come per ora impone la volontà di Yonghong.

NUOVO SOCIO Nella capitale britannica le vicende potrebbero essersi intrecciat­e. Ieri la comitiva ha escluso di avere come oggetto la trattativa con il nuovo socio ma un prossimo ingresso continua a trovare riscontro. L’altra certezza è la nazionalit­à del futuro partner: americano come Elliott. Passare da un creditore a un investitor­e è lo step che il Milan conta di compiere entro i prossimi dieci giorni: la liquidità di un coazionist­a risultereb­be utilissima per tanti motivi, per esempio saldare la seconda e ultima rata da 32 milioni di euro di aumento di capitale, e – evento che maggiormen­te interessa i tifosi rossoneri – rinforzare il budget mercato. Più importante ancora del denaro c’è la stabilità aziendale che il nuovo socio garantireb­be automatica­mente. E la circostanz­a sarebbe stavolta decisiva nel sempre più probabile giudizio al Tas: se le motivazion­i alla bocciatura di Voluntary e Settlement derivavano dall’incertezza sul proprietar­io rossonero, fornire indicazion­i precise circa un nuovo acquirente (noto, economicam­ente solido, destinato a entrare con quote di minoranza per poi salire) sarebbe come calare un asso dal mazzo di carte.

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Marco Fassone, 54 anni, a.d. rossonero e il presidente Li Yonghong, 48 PHOTOVIEWS /ANSA

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