La Gazzetta dello Sport

Ancora lui Ronaldo senza limiti Quarto gol in 2 gare Il Portogallo è CR7 Piegato il Marocco

●La squadra di Santos non gioca bene ma Cristiano è sempre una sentenza. Gli africani sprecano troppo e devono dare l’addio al Mondiale

- Fabio Licari INVIATO A MOSCA

Tutti per Ronaldo e Ronaldo per il Mondiale. Nel torneo degli 1-0 e dell’equilibrio esasperato, nel torneo in cui basta spesso un tocco per decidere una partita, se hai l’uomo che sublima questo tocco magico puoi sognare. Così è per il Portogallo. Un pallone e un gol di CR7, Marocco superato, ottavi di finale alla portata. Benché il pericolo sia sempre dietro l’angolo. Ora c’è infatti l’Iran, che ha già complicato la vita alla Spagna e si giocherà tutto. Delle tre rivali del gruppo, per caratteris­tiche tecniche e tattiche, è quella che farà soffrire di più Santos. Ma ci sarà tempo per pensarci. Intanto, anche giocando maluccio, anche se assalito dalla sindrome del risultato a tutti i costi (e ieri contro il Marocco, coraggioso e spregiudic­ato ma sempre Marocco, non ce n’era davvero bisogno), con questo Ronaldo il Portogallo risolve qualsiasi situazione.

I SIMBOLI MONDIALI Kempes ’78, Paolo Rossi ’82, Maradona ’86, Schillaci ’90, Romario ‘94, Zidane ’98, Ronaldo 2002, Cannavaro 2006, Iniesta 2010: in quasi ogni torneo c’è un feno- meno che resta nella storia, anche se la squadra non solleva la coppa. Aspettando risposte dall’antagonist­a Messi, oggi davanti alla corte d’appello croata, e da altri pretendent­i eventuali, al momento è lui, è CR7, il fenomeno del pianeta. Forse non vincerà da solo – non facciamo arrabbiare il c.t. Santos – ma ci va sempre molto vicino. Con il Marocco come contro la Spagna, quando con 3 gol ha agguantato il pareggio. Il risultato lo scrive subito lui, con un colpo di testa dopo 4’, di quelli da Champions. Angolo e incornata da centravant­i nato. La pratica è chiusa qui: poi il Portogallo è maestro nel chiudersi, giocare senza palla, respingere. Un po’ meno a ripartire ma, anche con quella dose di fortuna che è un segnale, per ora gli riesce tutto. Tanto c’è Ronaldo.

CR NUMERI Il Portogallo è lontano da quello brillante e letale visto contro la Spagna. Ma Ronaldo è in versione CR 85: si sapeva che Puskas non avrebbe retto a lungo, nel testa a testa dei gol in nazionale, ma non si pensava sarebbe crollato all’istante. È in modello CR 10, per l’assalto a Gerd Muller, 10 centri a Messico ‘70, l’ultimo in doppia cifra. E volendo esagerare anche formula CR 13: nel mirino Just Fontaine che nel stabilì il record di 13 reti in un Mondiale, cifra irraggiung­ibile contro difese moderne. Prima di Ronaldo, naturalmen­te.

PECCATO, MAROCCO Esaurite le iperboli per un campione in questi giorni soprannatu­rale, se fosse finita in parità non ci sarebbe stato niente da dire. Coraggiosa quanto imprecisa, la squadra di Renard conosce un solo copione: all’attacco, verticaliz­zando freneticam­ente, tocchi in profondità e interpreti che girano come sull’ottovolant­e, regalando mal di testa rivali e un po’ a se stessi. Ha spaventato l’Iran, punita su autogol, e ha messo pressione al Portogallo, stangata ancora perché l’attacco è tanto agitato quanto impreciso. Se poi il lavoro sottorete di CR7 è di competenza di un difensore pur bravissimo, Benatia, 5 occasio’58

>In un torneo molto equilibrat­o, anche il Portogallo può sognare con un giocatore così

ni, non ci vuole molto a immaginare le difficoltà in zona gol.

NEL MODO GIUSTO Che sia stata un’aggression­e pensata, per monetizzar­e subito il vantaggio, o una casualità, la partita s’è messa subito al meglio. Una cosa per il Portogallo è fare gioco: con trequartis­ti che fanno i mediani laterali, con la filosofia Santos, è dura. E un’altra è andare avanti al pronti-via e difendersi da «catenaccia­ri». Con l’ultima del c.t. che, non contento del 4-4-2, s’inventa a lungo Joao Mario «finto» trequartis­ta, per dirla alla Spalletti: cioè schermo davanti al play basso El Ahmadi (che, vi assicuriam­o, non è Modric).

CR TUTTO La doppia cerniera di centrali, Pepe-Fonte dietro, Carvalho-Moutinho in mezzo, fa il resto. E così la tecnica di Belhanda, i tagli di Amrabat, i dribbling di Ziyech sbattono tutti sull’ultimo passaggio sbagliato, sul tiro a lato, sulla paratissim­a di Rui Patricio. Pur con Ronaldo a volte fuori gioco perché, con i «fratelli» così bassi, non è possibile innescarlo. Eppure è 1-0. Se non arrivano segnali dalle solite sospette, niente impedisce di considerar­e il Portogallo tra i candidati al successo. CR7, CR tutto.

 ??  ??
 ??  ?? La linguaccia di Ronaldo ai tifosi marocchini, mentre la compagna Georgina osserva in tribuna AFP-EPA
La linguaccia di Ronaldo ai tifosi marocchini, mentre la compagna Georgina osserva in tribuna AFP-EPA
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy