La Gazzetta dello Sport

Tra Bassani e CR7 Gigio speriamo che se la cava...

● Il portiere rossonero al primo giorno d’esami sceglie il tema su «Il giardino dei Finzi-Contini»: «Ok la scuola, ma che super Ronaldo al Mondiale»

- Marco Guidi INVIATO A CASTELLANZ­A (VA) @MarcoGuidi­13

Il paradosso di Donnarumma recita così: puoi avere pure più di 100 presenze in Serie A, ma devi comunque sostenere un esame di maturità. «Colpa» di Gigione, così precoce in campo da bruciare i saggi tempi della scuola. A 19 anni è normale presentars­i una mattina di giugno sui banchi per ottenere il diploma, meno difendere la porta del Milan già da tre stagioni. Ma si sa, tra i pali il numero 99 rossonero è un fenomeno di precocità: a 16 anni aveva già il «fisicaccio» di un uomo e si muoveva in area con la sicurezza di un veterano. Fuori, invece resta ancora un teenager, soprattutt­o nel relazionar­si con gli adulti. Timido, quasi impacciato quando si toglie i guanti del mestiere. Ieri Gigione li ha lasciati a casa, si è infilato jeans e t-shirt bianca e ha iniziato la sua personale partita per diventare il ragionier Donnarumma all’istituto «Enrico Fermi» di Castellanz­a, Varese. In linea con i suoi pari età.

UN ANNO DOPO In realtà aveva provato ad affrettare le tappe anche qui, quando lo scorso anno si era fatto inserire nella lista dei maturandi privatisti al «Leonardo da Vinci» di Vigevano, dodici mesi prima del previsto. Un’idea poi tramontata, al ritorno dall’Europeo Under 21, mentre imperversa­va nei media la polemica tra il suo agente Mino Raiola e il Milan sul rinnovo di contratto. «Donnarumma resta. No, se ne va». Gigio se ne è andato sì, ma a Ibiza con la fidanzata Alessia, mandando a ramengo i buoni propositi tra i banchi di scuola. Troppo stress, discorso rinviato al 2018. E stavolta il portiere del Milan non ha sbagliato i tempi dell’uscita. Alle 8 e 20 si è presentato puntuale ai cancelli per la prima prova, quella che in passato era il classico tema scritto. «Era comprensib­ilmente teso e nervoso, proprio come i suoi compagni», racconta Ivana Morlacchi, preside dell’istituto. Gli altri maturandi hanno però cercato di farlo sentire a suo agio. Niente isterismi, zero selfie o autografi prima del dovuto. «Solo chiacchier­e normali, come con qualsiasi altro di noi prima dell’inizio della prova. Era solo un po’ infastidit­o per la presenza di curiosi e giornalist­i fuori dalla PORTIERE DEL MILAN scuola…», raccontano alcuni compagni.

TRACCIA Consegnato il cellulare agli insegnanti, Donnarumma si è messo al lavoro. Ha valutato le tracce e ha scelto la prima: analisi del testo. Estratto da «Il giardino dei FinziConti­ni», romanzo di Giorgio Bassani sulla persecuzio­ne degli ebrei in Italia durante il Ventennio fascista. Un capolavoro letterario consegnato anche alla storia del cinema, grazie alla trasposizi­one sul grande schermo di Vittorio De Sica. Gigio ha impugnato la penna per quattro ore e mezza, poi ha consegnato, dopo aver copiato minuziosam­ente «in bella» la prima stesura. «È andata bene o almeno lo spero», ha detto ai cronisti all’uscita, intorno alle 13 e 30. Oggi lo aspetta la seconda prova, Economia aziendale. «Sarà dura, ma ho studiato parecchio», ha aggiunto speranzoso il portierone.

CRISTIANO Le ore sui libri non gli hanno comunque impedito di dare un’occhiata al Mondiale. Senza quel maledetto playoff con la Svezia, oggi Donnarumma sarebbe potuto essere in Russia e non a Castellanz­a. «Ci sono tutti i migliori portieri al mondo...», sospirava. Avrà tempo per rifarsi, magari con un titolo da ragioniere in più. Intanto Gigio si gode lo spettacolo in tv. «Portogallo­Spagna è stata la partita più bella sinora. Cristiano Ronaldo mi ha impression­ato ancora una volta: che fenomeno». E chissà che ieri sia rientrato in casa giusto in tempo per godersi il gol con cui CR7 ha steso il Marocco col suo Portogallo, prima di rituffarsi nello studio. Nella sua autobiogra­fia Cristiano confessò di non essere stato proprio un genio a scuola. Bocciato alle medie, abbandonò poi alle superiori. In casa può esibire cinque palloni d’oro, ma non il diploma appeso al muro. Vedi Gigio, anche i migliori hanno il loro punto debole...

SODDISFATT­O, MA LA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE È DURA

IL MONDIALE? HO VISTO CR7 CONTRO LA SPAGNA: CHE SPETTACOLO!

GIGIO DONNARUMMA

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