Diritti tv senza pace: botta e risposta Tim-Lega
● (a.cat.) Nel dibattito sulla cessione dei diritti tv della Serie A irrompe anche Amos Genish, amministratore delegato di Tim, sponsor in uscita e operatore bocciato. La decisione della Lega sul nuovo bando per i diritti tv per il prossimo triennio sarebbe stata «miope» e, sostiene l’a.d. della compagnia telefonica, porterà a ripensamenti. «Siamo molto dispiaciuti della decisione della Lega Calcio di fare un’altra gara d’appalto, in modo da servire sul piatto d’argento la vittoria a Sky – l’accusa –. È una decisone miope, perché secondo noi non gioverà alla Lega nel lungo periodo e non stimolerà la concorrenza. Penso che la Lega se ne pentirà e organizzerà una nuova gara d’appalto», conclude il capo azienda. Immediata la replica della Lega di A, con un lungo comunicato: «La Lega Serie A, in riferimento alle dichiarazioni odierne rilasciate da Amos Genish, osserva e ricorda che nel corso dell’ultimo anno ha sollecitato il mercato in modo trasparente e competitivo, con inviti a offrire rivolti a tutti gli operatori potenzialmente interessati, sottoponendo agli stessi ogni possibile forma di offerta e pacchetto di diritti audiovisivi». Segue ampia cronistoria della vicenda, che la Lega conclude così: «Le diverse procedure svolte, per le modalità con cui si sono svolte e l’ampiezza delle proposte fatte al mercato, hanno dato ampie opportunità a tutti coloro che fossero stati interessati al prodotto calcio e alla distribuzione dello stesso alle famiglie italiane».