Il Cesena non si arrende E Lugaresi evoca il suicidio
●>icorso del club dopo il no dell’Agenzie dell’entrate al rientro del debito. In una lettera il patron attacca tutti e minaccia gesti inconsulti
Non è finita finché non è finita è l’aforisma più pronunciato a Cesena nelle ultime 48 ore, cioè dopo aver ricevuto il no dall’Agenzia delle Entrate al piano di ristrutturazione del debito (martedì) e aver trascorso una lunga giornata di lavoro (ieri) per integrare il documento bocciato. Questa mattina i dirigenti del club romagnolo invieranno il ricorso preparato ieri, ultimissima possibilità per ricevere una risposta affermativa dall’Erario e provare a respirare ancora. Nel documento redatto dal Cesena sono essenzialmente tre gli interventi apportati e che verranno sottoposti all’Agenzia delle Entrate: innanzitutto l’inserimento di una fideiussione a garanzia dei primi 5 anni rinnovabile in automatico alla scadenza, quindi un aumento di capitale e infine la riduzione dei costi di gestione. Su questi punti hanno lavorato nell’intera giornata di ieri soci e collaboratori, guidati dal direttore finanziario Christian Dionigi, che non è affatto intenzionato a gettare la spugna, anche se i tempi ormai stringono.
LETTERA Da martedì sera, intanto, in città si respira un’aria di rassegnazione m soprattutto di grande incertezza anche se presso la sede del Coordinamento, dove dallo scorso 4 giugno era possibile rinnovare l’abbonamento (lo avevano fatto già in 1.255) per la prossima stagione, «sono arrivate numerose telefonate da tifosi che vorrebbero sottoscrivere comunque la tessera: il paradosso è che sono di più quelli che chiedono di abbonarsi di quelli che vogliono essere rimborsati», racconta Roberto Checchia, delegato ai rapporti con la tifoseria. Soprattutto sui social si è invece diffusa a macchia d’olio la lunga lettera scritta (dal titolo evocativo: «Suicidio») da Giorgio Lugaresi, nella quale il presidente, oltre a minacciare gesti inconsulti e disperati, si è tolto diversi macigni dopo aver ringraziato famigliari e collaboratori. Nel mirino sono finiti l’ex presidente Igor Campedelli («ha ingannato me e tutta Cesena»), il sindaco Paolo Lucchi («ci ha remato contro»), numerosi imprenditori della zona («il Cesena meritava di essere salvato, ma in tanti si sono tirati indietro») e anche gli ultrà («ora anche loro perderanno tutto e di questo sono felice»).
SINDACO A proposito del primo cittadino, tirato in ballo da Lugaresi, dopo essere venuto a conoscenza della risposta dell’Agenzia delle Entrate è sceso subito in campo anche Paolo SU IGOR CAMPEDELLI SUL SINDACO DI CESENA Lucchi, che in caso di fallimento avrà un ruolo da protagonista nella lunga estate bianconera: «L’auspicio – ha spiegato - è che questa fase straordinaria venga affrontata dai dirigenti del Cesena con il polso fermo di chi sa di dover rispondere a tanti, garantendo trasparenza e sincerità sul perché si è giunti a questo punto e sulle prospettive possibili, ma evitando le aspettative irrealizzabili e ogni forma di superficialità». Il sindaco Lucchi si sta tenendo quotidianamente in contatto con la Lega di Serie B, per capire quanto tempo abbia realmente il Cesena per mettersi in regola, e ovviamente con la Figc «poiché in questa fase dovremo occuparci anche di non mettere a rischio una partecipazione di Cesena agli Europei di calcio Under 21 previsti nel 2019, che rappresentano un’opportunità per la nostra comunità, per la quale stiamo già ristrutturando lo stadio».
POLITICA Al fianco del Cesena, nella giornata di ieri, è sceso in campo anche Marco Di Maio, deputato forlivese del Pd. Di Maio ha annunciato di aver chiamato l’Agenzia delle Entrate e ha spiegato che «evitare il fallimento di un club è sempre uno sforzo da compiere, perché gli effetti prodotti da questi eventi hanno impatto economico e sociale a volte molto peggiori di quel che si pensa. Ciò sarebbe amplificato all’ennesima potenza per il Cesena. Sarebbe sbagliato chiedere d’assolvere i responsabili di questa situazione, di non tenere conto degli errori commessi ma, da parlamentare della Romagna, dico che lo sport contribuisce a costruire l’identità di una comunità e il Cesena ha avuto sicuramente un ruolo nel determinare quella dei romagnoli».
L’EX PRESIDENTE CAMPEDELLI HA INGANNATO ME E TUTTA CESENA
GIORGIO LUGARESI
ANCHE IL SINDACO INVECE DI AIUTARCI CI HA REMATO CONTRO
GIORGIO LUGARESI
LA NOVITÀ
Tra i documenti preparati dai consulenti della società una fideiussione e un aumento di capitale