Horner sereno su Ricciardo «Se lo conosco, non va via»

●Stoccata alla Renault: «Per il titolo sinora solo outsider...». Lewis: «Un buon inizio»

Esame superato. Mercedes in chiaroscuro, ma i sorrisi del box lasciano intendere che il «motore evoluzione 2.1», come lo ha definito ufficialmente il team, montato ieri insieme al nuovo turbo e all’unità MGU-H per la prima volta sulle vetture di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas (oltre che sulle Force India e Williams) ha dato i risultati sperati. Per garantire — era il problema più urgente da risolvere — quel surplus di potenza che in tempi recenti era stato il vero tallone d’Achille delle W09 nei confronti della Ferrari. Se il britannico ride per il miglior tempo in entrambe le libere («Un buon inizio, ma la pista va studiata bene e in gara le condizioni saranno diverse per tutti»), Bottas, 2o al mattino proprio dietro Lewis, è sembrato piuttosto contrariato per la perdita di pressione al sistema di raffreddamento che in FP2 lo ha costretto a fermarsi dopo appena 7 giri: i meccanici hanno lavo- rato a lungo, ma è stato ritenuto più prudente effettuare un check più approfondito, cancellando la sessione di Valtteri.

STOCCATA In casa Red Bull, invece, tiene banco la vicenda legata al prossimo matrimonio con i motori Honda: «Con Renault è stato un viaggio con molte luci e poche ombre — ha ammesso il team principal Christian Horner — e ora cercheremo di concluderlo nel miglior modo possibile per entrambe le parti. Poi penseremo al futuro, sperando che ci regali molte soddisfazioni. Sinora siamo stati outsider sia nella lotta per il titolo piloti sia in quello costruttori, e vorremo in futuro colmare questo gap». Sul futuro di Ricciardo, Horner è stato lapidario, tirando a sorpresa una frecciata all’australiano: «Conosco Daniel da molti anni e sarei sorpreso se adesso decidesse di andare via. Quest’anno, fra l’altro, grazie a questa vettura ha vinto anche due GP. Lui in McLaren? Diciamo che la reputerei una scelta quantomeno audace».