Le due vie del Diavolo
Trattare con Li o aspettare Elliott Anche i tempi hanno un peso
●Fino al 10 luglio il potenziale acquirente del Milan può parlare soltanto con l’attuale proprietario
Due calabresi a mordere il freno, aspettando che un calabrese sblocchi la situazione. Curiosa la geografia del pallone rossonero: il d.s. Mirabelli attende il via libera per il mercato, il tecnico Gattuso aspetta di capire quale Milan allenerà, mentre il corregionale Rocco Commisso si candida a diventare l’uomo che darà tutte le risposte. Da qui al 10 luglio, ovvero alla deadline per il rimborso di Li Yonghong a Elliott dei 32 milioni appena anticipati dall’hedge fund, il club di via Aldo Rossi vivrà giorni convulsi. Che diventano ancora più complicati per l’incertezza sulla partecipazione all’Europa League, appesa più al Tas che alla comprensione della Uefa. Non è un discorso secondario, quello sportivo, e non solo per il prestigio internazionale da preservare: il valore economico del Milan può subire oscillazioni in base alla presenza nelle coppe europee, specie se il castigo dovesse durare più di un anno. Proviamo allora ad aprire il ventaglio delle possibilità. CHIUSURA RAPIDA Quale sarebbe lo scenario da sogno – o da fine dell’incubo – per i tifosi rossoneri? Una trattativa il più possibile rapida tra il proprietario dei New York Cosmos e Mr Li, che accompagni all’uscita l’attuale presidente in modo indolore. Se Commisso confermerà ciò che dichiarò alla Gazzetta l’anno scorso, ovvero di essere un uomo a cui piace avere il comando delle operazioni, potrebbe diventare subito il principale azionista, tenendo Li come socio di minoranza per farlo rientrare degli investimenti. Oppure entrare meno in
32 ● I milioni che Mr Li deve rimborsare a Elliott: il fondo di Paul Singer ha anticipato il denaro per l’aumento di capitale deciso dal cda rossonero
grande stile e prendere il controllo del club nei mesi seguenti. I milanisti beneficerebbero di un accordo tra Li e Commisso soprattutto in chiave UefaTas: più solidità in tempi rapidi è una prospettiva che tende a rassicurare osservatori esterni e giudici. CHIUSURA POSTICIPATA Ma se invece Commisso volesse trattare direttamente col fondo Elliott, bypassando Mr Li per acquistare tutto il pacchetto a un prezzo inferiore? Potrebbe rivelarsi un affare, che tra l’altro consentirebbe al fondatore di Mediacom di insediarsi al vertice senza fare anticamera. Sebbene nulla vieti a Commisso di sondare il terreno con l’hedge fund di Paul Singer, le regole d’ingaggio prevedono che la trattativa ufficiale non possa cominciare prima del 10 luglio. Fino a quella data, Elliott non può escutere il pegno ed estromettere dalle strategie di gestione (o cessione) del club l'attuale proprietario. Una prospettiva di questo genere ritarda la chiusura del cerchio: il passaggio di consegne arriverebbe presumibilmente a sentenza del Tas già emessa.
ALTRE STRADE Ricordiamolo, comunque, a scanso di equivoci: Li Yonghong ha sempre la possibilità di trovare i 32 milioni nelle prossime due settimane e ottenere altro tempo. Non pare l’epilogo più probabile della vicenda, ma lo metterebbe momentaneamente al riparo da un’uscita di scena senza paracadute. Magari potrebbe privilegiare altri interlocutori, che come Thomas Ricketts cercano di recuperare posizioni, in cambio di maggiori garanzie. In fondo, ai colpi di scena ci ha abituato da subito.