La Gazzetta dello Sport

Dal Luzhniki al cimitero delle stelle Ecco la guida calcistica di Mosca

●Una mappa utile per gli amanti del pallone E parlano gli italiani che l’hanno vissuta

- Alessandra Bocci

Non solo lo stadio Luzhniki, i grandi viali, i ristoranti famosi come il Cafè Puskin, i club noti come CSKA o Spartak. C’è tutta Mosca nella piccola guida pubblicata da Edizioni inContropi­ede nella collana delle Football Guide. Un libro utile a chi va o andrà in Russia da turista, magari durante il Mondiale – e pazienza se non c’è l’Italia – e a chi vuole farsi un’idea della storia sportiva della metropoli. La guida scritta dal nostro storico collaborat­ore Giorgio Kudinov, insieme ad Alberto Facchinett­i, Enzo Palladini e Jvan Sica, è svelta ed essenziale. Contiene storie classiche e altre meno note. Pochi probabilme­nte sanno che al Luzhniki, sede della partita inaugurale e della prossima finale, in epoca breznevian­a si consumò un disastro venuto alla luce molti anni dopo: si giocava una partita di Coppa Uefa fra Spartak e Harlem, stava vincendo la squadra di casa e la gente infreddoli­ta stava cominciand­o a lasciare le tribune quando arrivò il gol del raddoppio. I tifosi provarono a rientrare e si scatenò un caos nella sera ghiacciata. Non si sa precisamen­te quante furono le vittime perché il regime mise tutto a tacere, ma è per questo motivo che allo splendido Luzhniki, ora ristruttur­ato e simile a un’astronave parcheggia­ta nel verde, troverete un monumento dedicato a quella strage e alle tante che hanno segnato il mondo del calcio.

MISCELLANE­A È una storia triste, ma ce ne sono anche di lievi e curiose nella guida, compresa la mappa del cimitero Vagankovo dove sono sepolti calciatori famosi e dove si può anche fare colazione. C’è una panoramica della celebre metropolit­ana di Mosca, ci sono consigli per i ristoranti e informazio­ni sui piatti tipici: non solo borsch e blini con caviale, ma anche pelmeni (i nostri ravioli) e tanti altri. Troverete la ricetta originale dell’insalata Olivier, la vera insalata russa, lontana parente di quella che conosciamo, ma anche schede di partite e di campioni. E poi brevi interviste a grandi ex calciatori russi, compreso l’attuale c.t. Cherchesov, interviste agli italiani che hanno lavorato a Mosca: Capello, Carrera, Scala, Pincolini. Scoprirete che Scala consiglia di visitare la città sotto la neve e che Capello ogni domenica andava alla messa in una delle poche chiese sopravviss­ute al comunismo. Affascina, Mosca, con la sua enormità, le strade senza fine, i mercati affollati. Chi ci è stato sa che è complicata ma vale la pena di girarla; chi non l’ha ancora fatto, programmi il viaggio. Magari portandosi dietro questa piccola guida da amanti del pallone.

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