Ultimo step cessioni: tocca al jolly Pinamonti
Fatto 40, facciamo 45. Non è proprio così il proverbio. E l’ottimismo per un traguardo vicino – quello dei milioni di plusvalenze necessari entro sabato prossimo – fa un po’ a cazzotti con la preoccupazione per l’ultimo chilometro da compiere. Questo è lo stato d’animo di Ausilio, all’alba dell’ultima settimana di lavoro sul fronte cessioni. Tra partenze dei giovani con diritto di riacquisto e i rinnovi che hanno abbassato la quota di ammortamento, all’Inter non manca molto. Ma c’è il caso di un ragazzo che per la seconda sessione di mercato consecutiva sta complicando il lavoro nerazzurro. Andrea Pinamonti ha già rifiutato a gennaio la cessione al Sassuolo, un’operazione già conclusa per sette milioni di euro: l’attaccante disse di no, convinto di giocarsi le proprie carte con Spalletti. Così non è andata. E la storia si sta ripetendo anche oggi, stavolta in verità non per colpa del ragazzo. Su Pinamonti, intorno al quale si muove l’agente Raiola, si è avvicinato prima l’Ajax, poi la Roma nell’ambito della trattativa Nainggolan, nuovamente il Sassuolo e ora il Genoa, che vorrebbe chiudere al più presto per 8-10 milioni di euro. Numero che sistemerebbe definitivamente i problemi di bilancio nerazzurro. Ed eviterebbe ad Ausilio di fare, proprio quando pensava di averle evitate, scelte in uscita più dolorose: Vecino e Gagliardini sono due nomi non sicurissimi del loro futuro. E anche per Borja Valero verrebbero valutate offerte.stop