Affini gigante sul «Tainenberg» L’allungo gli vale il tricolore
●Il mantovano (1.90), 22 anni oggi, risolve a 5 km dal traguardo: «In volata avevo poche chance»
Sogna la Roubaix, si ispira a Cancellara e forse è per questo che sta viaggiando così forte a cronometro e nelle prove in linea. Edoardo Affini è un gigante sulle rampe del «Tainenberg» e non soltanto perché svetta dal suo metro e novanta. La maglia tricolore under 23 finisce sulle spalle del mantovano di Buscoldo che oggi soffierà su 22 candeline. Gli auguri li anticipa nei 10 giri del circuito di Taino (Varese), 174 km scanditi dal celebre muro di 200 metri al 16%: indovina l’azione giusta a 5 km dal traguardo, dopo aver assestato un paio di frustate su cui gli uomini di testa riescono a chiudere. «Dopo aver ripreso la fuga iniziale, si è formato un gruppetto e lì mi sono giocato le mie carte. Ho deciso di rischiare, non sono veloce e quindi ho provato a partire», sintetizza. Sulle strade del Varesotto che Mario Minervino sta trasformando in un punto di riferimento per le due ruote (qui si corre il Trofeo Binda), Affini fa tutto da solo: «Non avevo compagni, qualcuno mi dava del matto quando ho scelto di andare in una squadra olandese ma confrontarsi con competizioni di alto livello è importante. E ora comincio a vincere». Alle sue spalle, staccati di 9”, Dainese e Corradini.
MAGLIA ROSA Affini sta vivendo un momento d’oro: al Giro d’Italia under 23 è stato la prima maglia rosa nel cronoprologo iniziale di Forlì e ha infiammato la tappa di Mornico al Serio con una lunga fuga che ha attraversato anche le strade di casa. Del resto, il ciclismo è un fatto di famiglia: anche nonno Giulio e papà Roberto, ex dilettanti, ne vanno matti. Da giovanissimo, il mantovano si era messo in luce con il titolo europeo juniores di Nyon nel 2014, l’anno del 4° posto mondiale a Ponferrada. Si vocifera di un suo passaggio tra i professionisti dalla prossima stagione, ma Affini pensa soltanto al futuro immediato: «Il 30 i Giochi del Mediterraneo, poi la crono tricolore under 23 per un altro titolo di campione italiano. E all’Europeo ci provo».
>«All’Europeo ci proverò». Alle sue spalle, staccati di 9”, Dainese e Corradini.