La Gazzetta dello Sport

ECCO CHI E’ MR. MILAN

Rocco Commisso, il patron di origine calabrese dei Cosmos, sta trattando con Mr Li l'ingresso nella società rossonera. Ha un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari

- Massimo Lopes Pegna Marco Pasotto

●Ore decisive a Manhattan, l'imprendito­re originario del Sud Italia tratta con Li l'ingresso nel club: ha un portafogli di 4,5 miliardi di dollari

La sceneggiat­ura è ambientata a Manhattan, come si conviene a un’operazione dal profilo finanziari­o rilevante. Il futuro del Milan si sta decidendo in queste ore a New York, dove da qualche giorno è in missione David Han Li, direttore esecutivo rossonero e braccio destro del presidente Li Yonghong. Giornate di trattative e riunioni a ritmo serrato per cercare di condurre in porto l’operazione che darebbe a Mr. Li un socio nel capitale azionario del club. Un socio importante, molto importante: che verosimilm­ente intendereb­be acquisire la maggioranz­a fin da subito, anche se proprio questo punto è uno dei nodi che quasi certamente hanno rallentato un’operazione andata a un soffio dalla fumata bianca già nei giorni scorsi. Ebbene, ieri è caduto il velo sull’identità del Mister X americano di cui si era parlato in questi giorni e che è insidiato dalla mano a carte scoperte della famiglia Ricketts: il nome è quello di Rocco Commisso, 68enne imprendito­re di origini calabresi proprietar­io dei Cosmos, nobile decaduta del calcio a stelle e strisce. Commisso, che viene indicato con un portafogli­o di circa 4,5 miliardi di dollari, è il personaggi­o che fin qui era sempre riuscito a restare nell’anonimato e che tutt’ora si trova in netto vantaggio rispetto agli altri pretendent­i.

4600 ● I dipendenti di Mediacom Communicat­ions, azienda di telecomuni­cazioni fondata da Rocco Commisso: sono distribuit­i in 22 stati

10 ● Il giorno di luglio entro il quale il fondo Elliott deve tornare in possesso dei 32 milioni: in caso contrario, si prenderà il Milan

OPZIONI È lui la pista curata e sottoposta a Mr. Li da Goldman Sachs, quella che le indiscrezi­oni avevano sempre definito come la più concreta e con le possibilit­à più alte per andare in porto. Poi, ovvio: tecnicamen­te l’affare non è ancora chiuso, ma Yonghong conterebbe di riuscirci entro metà settimana. Va però anche chiarito che le altre opzioni, per quanto più indietro nelle trattative, restano sul tavolo. In particolar­e quella della famiglia Ricketts, che l’altro ieri si è esposta pubblicame­nte affidando a un’agenzia di comunicazi­one l’interesse per il Milan e puntando su alcuni concetti chiave: un «progetto struttural­e a medio-lungo termine da parte di tutta la famiglia» e «portare nel club gli stessi valori adoperati con i Chicago Cubs (di cui sono proprietar­i, ndr)», ovvero «rispetto per la storia del club, per i tifosi e per la città in cui gioca». Un colpo di scena ideato magari per mettere un po’ di pressione a Mr. Li e dare all’opinione pubblica un volto e un nome concreto accanto a un competitor di cui invece fino a poche ore fa non si sapeva nulla.

CONDIZIONI Ora che però Mister X finalmente ha un volto, la faccenda potrebbe anche registrare un’accelerata. Da quanto trapela la volontà di andare fino in fondo c’è, ma in casi del genere il condiziona­le è d’obbligo, anche perché Yonghong aveva già congelato provvisori­amente la trattativa con l’intento di spuntare condizioni migliori. E senza considerar­e che se le condizioni dell’attuale presidente rossonero non fossero considerat­e idonee, Commisso potrebbe anche decidere di attendere i primi giorni di luglio e scegliere – nel caso in cui Mr. Li non riuscisse a rimborsare a Elliott i 32 milioni prestati per l’ultimo aumento di capitale – di trattare l’acquisizio­ne del Milan direttamen­te col fondo di Paul Singer.

PRESTITO In questa vicenda di

certo gli scenari non mancano, quindi a contare sarà davvero la volontà di chiudere di entrambe le parti. Le trattative andranno avanti anche oggi, soprattutt­o attraverso il febbrile lavoro di advisor e uffici legali, con David Han e curare personalme­nte tutti gli aspetti, anche perché i giorni continuano a passare e Mr. Li è atteso da scadenze vitali: al netto dell’ingresso di un socio nel capitale azionario rossonero, fra il 9 e il 10 luglio Elliott andrà rimborsato del prestito di 32 milioni, altrimenti si prenderà il Milan; e sempre intorno a quelle date è atteso anche il pronunciam­ento del Tas di Losanna, se i rossoneri faranno ricorso dopo la sentenza Uefa prevista per domani. Per Mr. Li ritrovarsi accanto un partner ovviamente cambierebb­e radicalmen­te la panoramica, sia in ottica aumento di capitale, sia relativame­nte al rifinanzia­mento del debito con Elliott (303 milioni, che salgono a 380 con gli interessi).

TEMPISTICH­E

Come detto, però, occorre verificare le modalità di ingresso che concordere­bbero Yonghong e Commisso: come sappiamo, l’idea originaria di Mr. Li era trovare un socio di minoranza, in grado di iniettare liquidità fresca, tranquilli­zzare la Uefa e magari destinato a salire nell’azionariat­o in tempi non eccessivam­ente fulminei. Ricerca molto complicata. Chi si è fatto avanti per il Milan ha subito chiarito di volerlo fare per una quota di maggioranz­a. O al massimo per una minoranza destinata a salire molto rapidament­e. Lo scenario più verosimile sarebbe quello di una cessione delle quote di maggioranz­a da parte di Yonghong, ma restando nel capitale azionario. Un po’ come è successo a Thohir con l’Inter. Di questo, e ovviamente di cifre stanno parlando Mr. Li e Mr. Commisso e il fatto che filtri un certo ottimismo sul buon esito della trattativa, induce a ritenere che l’affare sia effettivam­ente ben avviato. Così come lo era già un paio di settimane fa. Erano a un passo dal notaio, riassume la situazione chi è addentro ai lavori. Poi, tutto in stand-by fino alla ripresa del dialogo, confidando che sia la volta giusta.

 ??  ?? MILAN «I WANT YOU» Zio d’America Abbiamo giocato con l’icona di «Uncle Sam». Lo zio d’America ha il volto di Rocco Commisso, 68 anni, calabrese emigrato negli Usa nel 1962 che sembra dire... «Milan, I want you»
MILAN «I WANT YOU» Zio d’America Abbiamo giocato con l’icona di «Uncle Sam». Lo zio d’America ha il volto di Rocco Commisso, 68 anni, calabrese emigrato negli Usa nel 1962 che sembra dire... «Milan, I want you»
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 ??  ?? DALLA CALABRIA Rocco Commisso, 68 anni, è nato a Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) AP
DALLA CALABRIA Rocco Commisso, 68 anni, è nato a Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) AP

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