IL JUDO DEVE SALVARE IL SOLDATO BASILE

Ai Giochi del Mediterraneo solo bronzo

Salvate il soldato Basile. Il protagonista dell’impresa più appariscente dell’Olimpiade di Rio 2016 è ancora annunciato in forma smagliante ma, per un motivo o per un altro, continua a fallire i grandi appuntamenti. In realtà i motivi per gli ori mancati ci sono, ma non bastano a spiegare quella parola «flop», spuntata in un titolo della Gazzetta, su cui il judoka-cabarettista ha ironizzato alla vigilia dei Giochi del Mediterraneo: «In che forma sono? Sono in forma flop». I due motivi, intrecciati e collegati fra di loro, sono il salto di categoria dai 66 ai prestigiosi 73 chilogrammi (l’equivalente dei pesi medi nel pugilato)e la comparsa all’orizzonte di un’autentica bestia nera, il turco Bilal Ciloglu, che a 20 anni ha battuto l’azzurro sia agli Europei di Tel Aviv (al 2° turno) sia a Tarragona (in semifinale). È evidente che grazie alla struttura fisica — insolitamente alta per la categoria — e alla guardia opposta a quella dell’azzurro, Ciloglu rappresenta un ostacolo naturale alla tattica aggressiva di Basile. «Un avversario scomodo: non forte, nè tecnico nè spettacolare», lo aveva definito Basile dopo gli Europei in cui Ciloglu si era fermato al bronzo. E non per niente a Tarragona il turco, dopo aver battuto Basile con un waza-ari al golden score, si è arreso in finale al kosovaro Akil Gjakova. Intanto l’azzurro aveva già sfogato la sua rabbia per un bronzo che non accontenta certo le sue ambizioni.

C’è da dire che le due stagioni postolimpiche sono state particolarmente impegnative per il ventitreenne torinese, che ama imitare i protagonisti di Gomorra e a Ballando con le Stelle l’anno scorso si era arreso solo in finale a un altro sportivo, il campione paralimpico Oney Tapia. Diventato involontariamente protagonista delle cronache rosa per la temporanea passione con la sua maestra di ballo Anastasia Kuzmina, Basile non ha assolutamente messo da parte le cose più serie: basta osservare (date un’occhiata alle foto su Instagram) la costanza con cui ha fatto crescere in palestra la massa muscolare, salendo di categoria senza perdere la forza esplosiva e anche l’impegno con cui in questi giorni sta svolgendo gli esami di maturità per diventare ragioniere. Terminati gli scritti, dove ha optato per il tema sulla Costituzione, lunedì 9 luglio affronterà l’orale per completare, sia pure in ritardo, il percorso di studi superiori. E a quanto pare, insieme al tatami, c’è in progetto anche l’iscrizione all’Università. Siamo sicuri che il più funambolico dei judoka ritroverà presto anche la strada per contribuire ai prossimi bottini del judo azzurro, che nel frattempo non solo ha ritrovato la regina Edwige Gwend, ma torna dalla Spagna col bottino (record eguagliato) di tre ori, cinque argenti e tre bronzi.