La Gazzetta dello Sport

Gonzalo «perde» anche l’Argentina E Dybala decolla

Destini opposti dopo il Mondiale: Higuain è già a Torino, Paulo, dopo la Juve, ora può trascinare pure la Seleccion

- Fabiana Della Valle

L’ultima istantanea dalla Russia è lontana anni luce dagli abbracci festanti di casa Juve: Gonzalo Higuain e Paulo Dybala seduti in panchina, avviliti e ammutoliti dopo l’eliminazio­ne. Il Mondiale ha capovolto le gerarchie: prime scelte per la Signora, riserve di lusso per l’Argentina, che però senza di loro non è andata lontano. Però Dybala sa già che potrà scaricare amarezza e delusione investendo tutto sulla Juventus, di cui è considerat­o un punto fermo, mentre il domani del Pipita è molto nebuloso: non è così scontato che sarà ancora in bianco e nero. Gemelli diversi anche per quanto riguarda la Seleccion: Paulo era al primo Mondiale e a 24 anni ha un futuro albicelest­e ancora da scrivere, Gonzalo ha scollinato i 30 e potrebbe non avere un’altra occasione.

PIPITA, TUTTO IN BILICO

Per Higuain l’unica grande consolazio­ne sarà godersi finalmente la piccola Alma, la primogenit­a nata a ridosso della sua partenza per il ritiro argentino. Il Pipita è rientrato a Torino e, tra una coccola e un po’ di relax con la fidanzata Lara, rifletterà sul prosieguo della sua carriera. Con la Juve non ci sono ruggini (anche se non ha gradito la panchina nella finale di Coppa Italia) però gli pia cerebbe tornare a fare il centravant­i che pensa solo ai gol invece di essere un attaccante di fatica. Perciò la sua avventura a Torino potrebbe essere al capolinea, così come il rapporto tormentato con l’Argentina. Dopo l’eliminazio­ne la stampa argentina ha ipotizzato la fine del ciclo degli over 30. Se Gonzalo farà parte del prossimo corso dipenderà anche dalla permanenza o meno di Sampaoli. Di sicuro Mascherano subito dopo la rumorosa sconfitta con la Francia negli spogliatoi ha chiesto ai «vecchi» di non mollare l’Albicelest­e tutti insieme, per garantire un minimo di continuità.

PAULO, CERTEZZE DA DIECI La sciagurata campagna di Russia avrà come conseguenz­a un inevitabil­e ricambio generazion­ale: i giovani scalpitano e tra i delanteros (attaccanti in argentino) in rampa di lancio, oltre a Icardi e Lautaro Martinez, c’è anche l’amico Dybala, appena 22 minuti da subentrato nel suo primo Mondiale (contro i 132 di Higuain). Paulo è tornato in Argentina con le emozioni della prima esperienza: sapeva di essere una seconda scelta ma si aspettava di giocare un po’ di più (anche perché in allenament­o è stato provato spesso, pure con Messi) e adesso punta tutto sul futuro. Per la Juve è incedibile e lui è consapevol­e di dover alzare ancora l’asticella: dopo i 26 gol della scorsa stagione (record in Italia), un altro anno da diez e da leader della Signora può fargli fare il salto di qualità. Intanto si godrà le vacanze (prima di raggiunger­e la Juventus a fine luglio direttamen­te negli Usa per la tournée), con la serenità di chi non si aspetta sorprese. L’unica potrebbe essere non avere più l’amico-compagno in HD.

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Gonzalo Higuain, 30 anni, con Paulo Dybala, 24, nella Juve RAMELLA

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