La Gazzetta dello Sport

Milan, venerdì data limite Mr Li diviso tra Elliott e Commisso

●Entro cinque giorni Yonghong deve rimborsare il fondo americano o perderà tutto. A meno che non decida di riaprire al patron Cosmos

- Alessandra Gozzini Massimo Lopes Pegna

Se e quando il Milan troverà la sua America è ancora troppo presto per saperlo. In settimana però qualcosa in più sarà necessaria­mente svelato: si scoprirà, per esempio, se nel portafogli­o di Mr Li sono disponibil­i (o meno) i trentadue milioni di ultima tranche di aumento di capitale, avanzati da Elliott. A quel punto l’America potrà essere più vicina oppure (almeno per un po’) restare a un oceano di distanza.

MISTERO

L’ultimo mistero della serie Yonghong è quello sulla reperibili­tà del denaro da restituire al fondo del newyorkese Paul Singer. Questo mistero almeno questo - sarà però risolto in tempi brevi: la soluzione del caso si avrà obbligator­iamente entro venerdì, data limite per la copertura del prestito più recente. Le certezze divergono a seconda del punto di vista. Fonti cinesi assicurano che il bonifico sia ormai pronto a partire, dagli States offrono invece una versione differente: Mr Li sarebbe ormai insolvente e la faccenda del rinvenimen­to dei 32 milioni solo un bluff. Bisogna poi distinguer­e anche la provenienz­a americana: l’ultima interpreta­zione arriva dal quartier generale di Commisso, l’imprendito­re che intendereb­be sostituirs­i proprio a Li nella gestione del Milan. Elliott, a cui si deve la restituzio­ne dell’anticipo, resta invece in attesa così come fanno in via Aldo Rossi a Milano, sede del club. Inoltre, se prima il Milan era parte in causa, stavolta è sempliceme­nte spettatore (molto) interessat­o: i 32 milioni dovranno essere versati nelle casse di Elliott e non in quelle rossonere, ragione che fa del Milan la terza parte in causa. C’è tempo fino al sei luglio, giorno prima del week-end, ma già oggi lo scenario dovrebbe essere più chiaro.

PROSSIMA MOSSA Esistono anche altri spettatori molto interessat­i, su tutti Rocco Commisso. Spettatore anche perché oggi è il proprietar­io dei Comsos ad aspettarsi una mossa da Yonghong. I pezzi di un colore sono già stato sistemati e sono quelli che appartengo­no a Commisso: sullo scacchiere l’offerta Usa è già ben disposta. Il fatto di essersi mosso per primo e pubblicame­nte ha messo Mr Li nelle condizioni del perfetto «sfidante». Solo che Rocco ha rilanciato e fatto della partita a scacchi un gioco a tempo: ora è il cinese a dover muovere le sue pedine ed esporsi al rischio. La strategia americana è chiara, quella cinese ancora un po’ meno. L’offerta del padrone di Mediacom è di 412 milioni, euro più euro meno, da restituire a Elliott tra l’ultimo versamento da 32 e quello precedente da 303 (salito a 380 con gli interessi). Altri 150 milioni sarebbero invece utili alla gestione attuale e immediatam­ente futura, mentre a Mr Li verrebbe lasciato il 30% delle quote e il business ricavato dal mercato cinese. Come succede negli scacchi Commisso chiede ora solo di poter guardare negli occhi il suo diretto «avversario». Li sta studiando la contromoss­a: può decidere di tornare al tavolo e di riavviare la trattativa, oppure fare scacco matto e scegliere di rimborsare Elliott dell’ultimo prestito. La mossa lo vedrebbe vincitore ma solo fino a ottobre quando all’hedge fund dovrà essere versata una quota molto più consistent­e. Altrimenti da vincitore Mr Li rischia di perdere tutto.

TAS

Oggi anche la cronaca di un’altra partita dovrà essere aggiornata: in queste ore, domani al massimo, il Milan invierà il suo ricorso ufficiale al Tas. Audizione e nuova sentenza potrebbero concentrar­si nella stessa giornata, magari intorno al 9-10 luglio. Trovare l’America in questo caso vorrebbe dire vedersi resti tuita l’Europa.

LA SITUAZIONE

Tra Cina e America la trattativa è destinata a riaprirsi ma il tempo stringe

Oggi il club presenterà ricorso al Tas dopo l’esclusione europea

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Li Yonghong, 48 anni, presidente del Milan dall’aprile del 2017. A destra Rocco Commisso, 68 anni, proprietar­io dei New York Cosmos LAPRESSE/AP
IN BILICO Li Yonghong, 48 anni, presidente del Milan dall’aprile del 2017. A destra Rocco Commisso, 68 anni, proprietar­io dei New York Cosmos LAPRESSE/AP

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