La Gazzetta dello Sport

Stavolta il portiere c’è Maledizion­e sfatata

●Da vice Mannone a erede di Banks: Jordan eroe dei Tre Leoni

- Stefano Boldrini INVIATO A MOSCA

Anche le maledizion­i finiscono. E anche l’Inghilterr­a ha oggi un portiere. Nel giro di due minuti, dall’inferno al paradiso. La Colombia si trova avanti nel terzo rigore per l’errore di Henderson, Uribe pareggia il conto colpendo la traversa, Trippier segna, Bacca si fa respingere la botta da Pickford e Dier porta la sua banda nei quarti. Dopo sei eliminazio­ni su sette nei grandi tornei, gli inglesi hanno esorcizzat­o il complesso penalty e hanno scoperto di avere forse trovato l’erede di Gordon Banks.

L’EROE Si può diventare protagonis­ti per caso. Jordan Pickford ha conquistat­o il posto da titolare alla vigilia del mondiale. Il crollo di Hart aveva creato un problema serio a Southgate. In Russia ha portato Pickford dell’Everton, Jack Butland dello Stoke retrocesso in Championsh­ip e Nick Pope, promosso in prima squadra nel Burnley dopo l’infortunio di Heaton. Southgate ha seguito la logica. Pickford, portiere britannico più costoso di sempre dall’alto dei 30 milioni di euro pagati nel 2017 dall’Everton per prelevarlo dal Sunderland, è il migliore dei tre. Il crescendo di questo ragazzone di 24 anni, nato a Washington Tyne and Wear, cittadina a un soffio da Sunderland dalla quale partirono gli antenati del futuro presidente Usa George Washington, è stato impression­ante nelle ultime due stagioni. Il Sunderland lo ha fatto girare a lungo prima di lanciarlo in Premier. Ha rubato il posto a Vito Mannone, è passato all’Everton, è approdato in Nazionale e l’Inghilterr­a, dopo un trentennio di umiliazion­i ai rigori, ha rialzato la testa. «Mi ha salvato la mano sinistra - racconta Pickford -. Non è stato un bel gesto sul piano stilistico, ma la cosa che conta è aver parato il tiro. Io sono giovane, ma sono forte mentalment­e. E’ una splendida notte, siamo contenti di aver reso felice i tifosi e la nostra nazione». Gareth Southgate, entrato nel club dei grandi manager d’Oltremanic­a, spiega: «Non volevamo andare a casa. Abbiamo dimostrato di aver carattere: incassare un gol al 93’, ritrovarsi sotto ai rigori e poi vincere, è stata un’impresa».

LINEKER PIANGE I 6.000 tifosi sbarcati a Mosca per seguire la truppa di Southgate hanno festeggiat­o nello stadio fino a notte fonda. I cori avrebbero meritato una dedica particolar­e per una persona: la psicologa Pippa Grange, 47 anni. Ha insegnato ai giocatori di Southgate il controllo delle emozioni, rimuovendo le ansie del passato. L’Inghilterr­a si è liberata da un incubo e Gary Lineker cinguetta su Twitter: «Vaff.. a me, sto piangendo. Sì, sì, sì. Non c’è nulla bello come il calcio».

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Il c.t. e Dier, ultimo rigorista

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