Casemiro, quel pezzo di muro che mancherà alla Seleçao
●Brasile mai k.o. con il mediano del Real, squalificato: al suo posto Fernandinho, che però ha caratteristiche diverse
Casemiro è diventato «Casemito» anche in nazionale. Il soprannome che gli ha dato Marcelo al Real è stato esportato in patria. Tite ci ha messo un po’, nel pari con la Svizzera il madridista fu il primo a uscire lasciando il posto a Fernandinho, ma oggi al c.t. e ai brasiliani tutti non sfugge il ruolo fondamentale del pivote del Madrid. ASSENZA PESANTE Casemiro però venerdì con il Belgio non ci sarà: squalificato. Al Mondiale ha rimediato 2 cartellini in 4 partite, nemmeno intere. Col Madrid quest’anno in Liga 8 in 30 e nelle varie competizioni 13 in 48, cosa che fa dire a chi non ama la Casa Blanca che il brasiliano quando veste di bianco viene trattato con riguardo, soprattutto in Spagna. Contro il Belgio giocherà Fernandinho, che è un uomo chiave del Manchester City di Guardiola ma che ha caratteristiche diverse da Casemiro. Con Pep è abituato a fare il polipo, visto che gioca tra David Silva e De Bruyne (suo avversario venerdì), però non ha la stessa facilità di Casemiro di abbassarsi tra i due centrali diventando un difensore in più quando Thiago Silva e Miranda sono costretti ad allargarsi per andare a dare una mano a Danilo e Marcelo (o Fagner e Filipe Luis).
NUMERI BESTIALI Casemiro qualche giorno fa ha detto di ispirarsi a Sergio Busquets, che considera il migliore del mondo nel suo ruolo, ed effettivamente quel movimento di inserirsi tra i centrali è tipico del catalano. Il Brasile in questo Mondiale ha incassato solo il gol dello svizzero Zuber all’esordio e soprattutto ha ricevuto appena 4 tiri nello specchio, AFP uno di media a gara. Con i tre centrali Thiago Silva, Miranda e Casemiro, che insieme hanno bloccato 12 tiri: un muro quasi invalicabile. Il Brasile di Tite è di una solidità difensiva impressionante: in 19 delle 25 partite giocate col nuovo c.t. non ha preso reti, e con Casemiro in campo non ha mai perso. Ricordiamo che il brasiliano ha vinto 4 Champions in 5 anni (anche se nella prima ha partecipato poco perché Ancelotti ancora non lo vedeva granché) e in Europa col Madrid non è mai stato eliminato. Il Brasile dovrà difendersi senza di lui, mica facile.