La Gazzetta dello Sport

Pavard fa boom Da sconosciut­o a nuovo Thuram per la Francia

● Allo Stoccarda centrale, coi Bleus terzino, proprio come Lilian. E già vale 50 milioni...

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A MOSCA

Ascuola telefono spento. Se poi l’allievo è uno straniero maturo e non un irriverent­e adolescent­e del posto, il divieto non viene aggirato. Il francese Benjamin Pavard era a lezione di tedesco lo scorso novembre quando Deschamps lo convocò in nazionale per la prima volta. Lacrime. «Ho ascoltato dopo, in pausa pranzo, i messaggi dei miei genitori. Abbiamo pianto per la gioia». Alle 20 del 17 maggio in diretta tv il c.t. ha svelato i 23 per la Russia. «Ero con famiglia, agente e amici. Ho sentito Benjamin e ho pensato a Mendy. Invece ha detto il mio cognome. Ho pianto». Lacrime seconda parte. Sabato scorso il 22enne difensore, che fino all’autunno non era mai stato con i Bleus, ha segnato all’Argentina il gol bellissimo e fondamenta­le del 2-2. Che gli sia scappata una lacrima? «Sono commosso. E la mia compagna in tribuna si è messa a piangere». Il gol è soltanto il terzo da profession­ista.

CONTINUO Pavard prende lezioni di tedesco perché da due anni gioca nello Stoccarda. Ha scelto di andarsene dal Lilla, scartato dall’allenatore Antonetti; è ripartito dalla Bundesliga 2, è tornato nella prima, ha sfiorato l’Europa (settimo). Dauerbrenn­er sarà una parola che avrà imparato a lezione: calcistica­mente significa sempre presente, ma letteralme­nte è più romantico, un fuoco che brucia di continuo. Pavard non ha perso un minuto in campionato. Solo due gialli, mai un infortunio (Dauerbrenn­er), forse perché è figlio di ospedalier­i ma i genitori non sono medici bensì magazzinie­re e segretaria. L’adattabili­tà commuove pure i suoi allenatori: preferisce muoversi da centrale, i suoi modelli sono Ramos e Hummels, ma viene messo anche a centrocamp­o. Quando Deschamps lo ha sistemato a destra per Sidibé, gli raccontato la storia di Thuram che era stopper nel club e terzino nella Francia. Lui ha sussurrato: «Magari ripetessi la sua carriera». La rete all’Argentina è stata la prima di un difensore francese al Mondiale dopo la doppietta di Thuram alla Croazia nel 1998. E Lilian ha detto: «Non sarei stato capace di segnare così». Pavard è cresciuto nel paese di Jean Pierre Papin. In Germania è stato notato durante la stagione da Bayern, Dortmund e Lipsia, poi si sono mossi anche gli inglesi. «Non prometto che resterò tutta la vita qui, voglio la Champions. Se lo negassi, prenderei in giro i tifosi», ha raccontato prima della partenza. E’ stato fissato un prezzo: «Per meno di 30 milioni non apro la porta», ha detto il d.s. dello Stoccarda, che lo aveva pagato 5. Ma adesso i 30 sono già diventati 50. E Benjamin si è asciugato gli occhi.

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Benjamin Pavard, 22 anni, esulta dopo il gol all’Argentina EPA

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