De Biasi è a un passo dalla Polonia A settembre affronterà l’Italia
Gianni De Biasi è a un passo dalla carica di commissario tecnico della Polonia. Da Varsavia arrivano conferme, nelle prossime ore l’allenatore italiano dovrebbe concludere la trattativa con Zibì Boniek, il presidente della federcalcio polacca. Boniek fa catenaccio: «Io so soltanto che ho davanti a me una settimana di vacanze». In realtà per le ferie dovrà attendere un po’, perché la Polonia oggi è senza guida tecnica. Ieri è arrivata al capolinea la corsa di Adam Nawalka, il c.t. in carica dal 2013. Non è stato esonerato e neppure si è dimesso: il suo contratto, in scadenza il 30 luglio, non sarà rinnovato. A Nawalka è stato fatale il Mondiale, la deludente eliminazione della Polonia a Russia 2018 nella fase a gironi, nonostante la squadra avesse (e abbia) giocatori di livello. La Polonia è rotolata in basso per le turbolenze di spogliatoio. Un gruppo spaccato, con Robert Lewandowski, la stella del Bayern, inviso a diversi compagni.
ESPERIENZA Due anni fa De Biasi era stato in corsa per la successione ad Antonio Conte come c.t. dell’Italia. All’epoca, però, il presidente della federazione albanese aveva chiesto al «collega« Carlo Tavecchio di lasciargli l’allenatore trevigiano. L’affare non si era concluso e Tavecchio aveva puntato su Gian Piero Ventura. La classica situazione da «sliding doors», porte scorrevoli: chissà dove sarebbe oggi la nostra Nazionale con De Biasi c.t., magari in Russia a giocare il Mondiale. Acqua passata. In attesa di lavoro, reduce dalla breve esperienza all’Alavés in Spagna, De Biasi ha riempito il suo tempo come voce tecnica della Rai, proprio sulle partite dell’Italia. Allenatore di lungo corso, il curriculum parla per lui. De Biasi ha riportato in Serie A il Torino di Urbano Cairo e ha allenato per quasi sei anni l’Albania, l’ha guidata verso la storica qualificazione all’Europeo del 2016 in Francia. In Polonia troverà un parco giocatori superiore: Szczesny, Glik, Krychowiak, Zielinski, Milik, Lewandowski, per citare i più noti, e Piatek, talento emergente acquistato dal Genoa. Ottimo «materiale» su cui lavorare. Il primo impegno ufficiale assomiglierà a un segno del destino, Italia-Polonia il 7 settembre a Bologna, l’esordio nella nascente Nations League. De Biasi avrebbe dovuto commentarla per la Rai in tandem con Alberto Rimedio: vivrà la gara in prima persona a bordo campo e non farà sconti. All’inno di Mameli «soffrirà» dentro, poi tirerà dritto. Del resto è abituato, da c.t. dell’Albania ha già affrontato due volte gli azzurri.