La Gazzetta dello Sport

Milan, ore decisive Tra Italia e Usa il futuro rossonero sembra un poker

●Yonghong resta in silenzio e la trattativa non riparte: il magnate Usa aspetta, ultimi giorni per i 32 milioni

- Marco Fallisi Massimo Lopes Pegna

«No signal». Per dirla alla Rocco Commisso, che di tv ne mastica eccome, potremmo parlare di trasmissio­ni sospese. Solo che, in questa storia, il magnate italoameri­cano che ha costruito il suo impero nel settore delle television­i via cavo ha le mani legate: non gli resta che aspettare un segnale da Mr. Li, che per il momento continua a tacere, come succede ormai da cinque giorni.

ATTESA L’offerta del patron dei Cosmos per diventare proprietar­io del Milan è sempre sul tavolo: i 32 milioni da rimborsare a Elliott, i 380 del debito totale con il fondo di Singer, più 150 milioni da investire subito nel club, il 30% delle quote azionarie e i ricavi provenient­i dal mercato cinese. L’entusiasmo della settimana scorsa, però, si è trasformat­o in sconforto nel giro di un weekend: la trattativa si è arenata sui silenzi del presidente rossonero e Commisso ha deciso di aspettare le mosse di Yonghong. Un cambio di strategia necessario, visto che le carte giocate finora non hanno portato ai risultati sperati: Commisso ha lanciato ultimatum e alzato la voce provando a «stanare» il suo interlocut­ore; ha chiesto un confronto diretto, depurato il più possibile da intermedia­ri, studi legali o advisor. Dall’altra parte, però, nessuna risposta. Ed è difficile aspettarsi sviluppi significat­ivi in giornata: oggi negli Stati Uniti si festeggia il giorno dell’Indipenden­za e un Paese intero si ferma.

SUPPLEMENT­ARI Quello che ormai appare chiaro, è che per Mr. Li la proposta dell’imprendito­re di origini calabresi non è abbastanza soddisface­nte. Yonghong vuole di più ed è pronto a portare la partita ai supplement­ari: per farlo dovrà restituire entro venerdì i 32 milioni dell’ultimo aumento di capitale al fondo Elliott, che li aveva anticipati (e che, in caso di scadenza non rispettata, potrebbe escutere il club direttamen­te, senza passare dai tribunali). A 72 ore dalla deadline, insomma, tutto lascia pensare che il n.1 rossonero non possa più bluffare, che la somma sia effettivam­ente a sua disposizio­ne e che il bonifico partirà. In caso di pagamento al 90’, ovvero lo stesso 6 luglio, resta da capire se per Singer sarà necessario verificare la presenza «fisica» del denaro sul proprio conto corrente o se basterà un documento che attesti che il versamento è stato eseguito: il particolar­e non è da sottovalut­are, visto che Mr. Li ha abituato in passato a pagamenti sul filo. Spettatori interessat­i: i «soliti» Stephen Ross (padrone dei Miami Dolphins) e la famiglia Ricketts (al comando dei Chicago Cubs). Se i piani cinesi dovessero saltare, sono pronti a scendere in campo e a trattare con Elliott.

VERSO IL TAS Commisso aspetta Yonghong e il Milan aspetta il Tas, a questo punto senza troppe speranze di presentars­i a Losanna con un nuovo socio di maggioranz­a. La strategia rossonera per provare a cancellare l’anno di stop in Europa targato Uefa, si sa, punterà su tre nodi: rimandare alla passata proprietà le responsabi­lità dei conti in rosso nei bilanci del triennio analizzato a Nyon, sottolinea­re la sproporzio­ne della pena rispetto alla violazione e dimostrare che le modifiche apportate «in corsa» al business plan non sono affatto poco credibili, come riportato nelle motivazion­i della sentenza. Il verdetto arriverà entro il 19-20 luglio: «Non so quali percentual­i di riuscita avremo», ha detto l’a.d. Fassone ai tifosi. Di sicuro il risultato finale sarà quello stabilito dalla terna arbitrale di Losanna: niente supplement­ari, almeno in questo caso.

 ??  ?? Dalla Cina Li Yonghong, 48 anni, è diventato proprietar­io del Milan nel 2017
Dalla Cina Li Yonghong, 48 anni, è diventato proprietar­io del Milan nel 2017
 ??  ?? Mister Li Yonghong 48 anni, è diventato il presidente del Milan ad aprile dell’anno scorso PHOTOVIEWS
Mister Li Yonghong 48 anni, è diventato il presidente del Milan ad aprile dell’anno scorso PHOTOVIEWS

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