La Gazzetta dello Sport

Suarez-Mbappé Il pistolero contro l’enfant terrible Vale la semifinale

●Luis: «È bravo, ma noi in difesa siamo tosti» Risponde Matuidi: «Kylian sa intrufolar­si...»

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Pierfrance­sco Archetti INVIATO A MOSCA

Era fine novembre e si avvicinava la cerimonia per la consegna del Pallone d’oro. Lionel Messi, come al solito negli ultimi dieci anni, si giocava il trofeo con Cristiano Ronaldo. Ma in una delle rare interviste, rilasciata a un consorzio di testate europee chiamato Esm (European Sports Media), fra cui questo giornale in esclusiva per l’Italia, l’argentino sembrava già aver in mente il suo destino, oltre a quello del rivale del Real Madrid, in questo Mondiale: «In futuro non sarà più una lotta esclusiva tra noi due, ci sono molti grandi giocatori oggi che possono vincerlo come Luis Suarez, Neymar e Kylian Mbappé che possono prendere questo premio». I primi due avevano abitato o abitavano nello spogliatoi­o con lui, al Barcellona; ona; poteva essere soltanto unaa cor-cortesia tra amici, anche se ill bra-brasiliano aveva poi scelto dii spo-spostarsi al Paris Saint Germain main per soldi e per togliersii dal-dall’ombra di Leo. Ma Mbappé bappé non faceva parte della suaa cric-cricca e nel designare i successori, essori, Messi aveva incluso nel Pallo-Pallone d’oro di domani coluiui che avrebbe potuto bruciaree Ney-Neymar avendolo a fiancoo ogni giorno, a Parigi.

SOPRAVVISS­UTI

Neymar,eymar, Suarez e Mbappé sonono i so-sopravviss­uti in questo Mon-Mondiale che raffredda le stelletell­e dell’ultimo decennio: do-domani alle ore 16 italianee a Nizhny Novgorod, dovee il fiume Oka si butta nel grande Volga, Uruguayy e Francia si strapperan­nonno un’iscrizione alla semifi-ifinale. Neymar aspetteràr­à da lontano, Suarez e Mbappé si fiuteranno in campo. Anzi, il centra-avanti del Barcellona haa già iniziato l’opera di normalizza­zione del ri-ivale, l’altro giorno:o: «Tutti sanno che Mbap-ppé è bravo, ricordada Thierry Henry: è un at-attaccante importante perper la Francia, ma noi abbiamoamo una difesa forte, che è in grado di controllar­e lui e glii altri » . L’Uruguay ha chiuso la prima fase come unica nazionalen­ale sen-senza aver subito gol; negligli ottavi contro il Portogallo, Muslera è stato battuto da Pepe, su azio-azione nata da corner, nonn una si-situazione di gioco attivo.vo.

FIDUCIA

Kylian Mbappé,appé, 19 anni, 180 milioni di prezzorezz­o per salire dal Monaco alla sua Parigi, sembra il personaggi­o adatto a squartare le certezze difensive: «Non è soltanto un velocista, anche negli spazi ristretti Kylian è solido, è difficile da marcare. Poi è sempre vivo, reattivo quando ci sono i cambi di ritmo, chiama la palla. Anche se l’Uruguay ha una difesa ruvida, lui riesce a intrufolar­si. Siamo fiduciosi». Lo ha detto il centrocamp­ista juventino Blaise Matuidi, ieri. «Kylian è nato in un buon anno, anche se si è perso il nostro Mondiale», ha scherzato Didier Deschamps. L’anno è il 1998: i Bleus, con capitano l’attuale c.t., presero la Coppa del Mondo il 12 luglio a St. Denis. Kylian, figlio di immigrati, papà Wilfrid del Camerun, mamma Fayza algerina, nacque il 20 dicembre a Bondy, sempre periferia parigina di nord-est, 18 chilometri dallo Stade de France.

BUONO E CATTI-C VOVO

Inevitabil­eInevita la classifica­zione:classifica­z Luis Suarez,Suare 31 anni, due reti e un assist in Russia,sia, è l’emblemal’em della cattiveria­catt agonistica, ha il noto repertorio­repe di gol, morsi,m spinte, sceneg-sc giategiate e concre-co tezza.tezza. Efficace-Eff mentemente «sporco», anche nnel soprannome:prannome: el Pistolero, sapores di polvere, precisione e ccrudeltà.tà. Mbappé è negli anni della leggerezza, dei pensieri sciolti dal talento, della vita divenutadi­v semplice come una delledel sue corse a 37 chilometri orari,o i suoi dribbling lievi e i tiri a schiocco. Ha già segnatoseg­na tre volte, ma è stato il rigorerigo­r procuratoc­urato contro l’Argentinal’Argenti ad aver entusiasma­to la partepa di mondo che non lo conosceva,cono quella che non guardaguar la Champions e non ricordaric­or la storia di un ragazzo dicidician­novenneven­ne eppure già due volte campione di Francia. MbappéM darà il suo premio mondialemo­nd in beneficenz­a, per aiutareaiu­tar combattere­battere le malattie ininfantil­i. Suarez è anche il padre che si commuove per la figlifigli­a in tribunabun­a o si mette il pallonep sotto la maglia, comcome dopo il gol all’Arabia Saudita,S per annunciare uun nuovovo erede. Il cacattivo diventaven­ta buono, succesucce­de con l’etàl’età. E Suarezrez può somigmigli­are a MbaMbappé.

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GETTY IMAGES Luis Suarez e Kylian Mbappé

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