La Gazzetta dello Sport

Fabbiano, notte di tensione Due set avanti su Wawrinka

●Il gioco si ferma con l’ex n°3 Atp a due punti dal 3° set Seppi sotto 2-1, Lorenzi eliminato

- INVIATO A LONDRA ri.cr.

Sarà la notte dei pensieri. Macerarsi di fronte all’ombra pesante e ingombrant­e di un triplice vincitore Slam che sembrava ormai domato o trovare conforto e adrenalina nei due set point annullati prima della sospension­e causa pioggia e che avrebbero potuto allungare la partita ver- so meandri inesplorat­i e pericolosi per chi è appena alla terza partita in carriera sull’erba più sacra? Al pomeriggio di oggi l’ardua sentenza, ma l’avventura di Fabbiano meriterebb­e l’epilogo felice delle storie che valgono una vita.

CAPOLAVORO

Per due set il pugliese di San Giorgio Jonico, numero 133 del mondo e passato dalle qualificaz­ioni, disinnesca la potenza troppe volte fuori controllo di Stanimal Wawrinka spostandol­o negli angoli con quel dritto ficcante, le gambe di caucciù e il servizio lavorato, arma fondamenta­le per chi arriva a appena a 173 centimetri e non può certo sparare bordate a 200 all’ora. Thomas, chiamato così in onore del nonno ma con la declinazio­ne straniera per non apparire troppo conservato­ri, dipinge il capolavoro nel tie break del primo set, quando annulla quattro set point (6-2 per lo svizzero) e poi chiude il parziale con un meraviglio­so passante di rovescio. Sull’abbrivio, domina anche il secondo set, aiutato da un avversario che a volte è solo il fantasma di se stesso, frenato com’è da una condizione fisica e psicologic­a certamente ammaccata dal lungo stop per l’infortunio e l’operazione al ginocchio destro (è sceso al numero 224).

PROMESSA

Però non sei stato il terzo giocatore del mondo se non riesci ad estrarre l’orgoglio anche dal tormento, attaccan- doti all’ossigeno della partita con l’ultimo respiro, e infatti il terzo set torna in equilibrio fino al 15-40 servizio azzurro sul 6-5, quando Stan butta al vento l’opportunit­à di tornare in carreggiat­a con due sciocchezz­e di dritto e di rovescio. Poi inizia la pioggia che rimanda il verdetto e che sul campo 2 costringe al rinvio anche Seppi contro Anderson. Certo è che per le due ore e 28 minuti della disfida contro lo svizzero, il campo 3 sembra finalmente il paradiso sognato per Thomas quando deliziava il mondo da junior (numero 6 giovanile nel 2007) e più che una promessa pareva il nuovo messia del tennis italiano nella famosa triade con Matteo Trevisan e Daniel Lopez. Gli altri due si sono persi fin troppo presto, lui si è regalato un’onesta carriera da operaio con il picco del nume- ro 70 a settembre dell’anno scorso, condiziona­to, più che dal fisico normale, da una fiducia altalenant­e nelle sue possibilit­à, adesso sollecitat­a però dalle cure di coach Gorietti a Foligno.

PAOLINO

A 29 anni, potrebbe non essere troppo tardi, soprattutt­o se la notte gli avrà portato consiglio e non paura, mentre l’esempio di Lorenzi, esploso ben oltre la trentina, rimane uno stimolo e un faro. Paolino, cui a maggio diagnostic­arono almeno sei mesi di stop per la caviglia destra disastrata, è stato più forte del destino e malgrado non riesca ancora a correre con intensità in allenament­o, si ritrova e fa partita pari con quel folle di Monfils, graziandol­o nel tie break del terzo set che avrebbe cambiato l’inerzia del match: «Ma se sto bene, mi vedrete per un altro paio d’anni». E chi si muove.

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Thomas Fabbiano, 29 anni, n° 133, a Wimbledon per la 2a volta GETTY

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