ZAIA: «CERIMONIA ALL’ARENA DI VERONA»
«Guardate che non è stato deciso nulla». Come dire: è tutto in gioco. Luca Zaia arriva a Roma per qualche ora: prima vede il sottosegretario Giorgetti, poi incontra Malagò, quindi all’uscita del Coni sbandiera entusiasta il progetto Cortina. «Una candidatura controcorrente, un budget low cost, le Dolomiti come sedi naturali dei Giochi». Insomma, per il governatore del Veneto la partita non è chiusa. E arriva pure la conferma di una nuova suggestione da gettare nella mischia: la cerimonia di apertura all’Arena di Verona. Zaia insiste: «Se un nepalese, piuttosto che un eschimese o un indiano, digitasse Cortina sui motori di ricerca, vedrebbe le immagini della neve e della montagna. Con tutto il rispetto, facendo la stessa cosa per Torino e Milano verrebbero fuori due bellissime città metropolitane».
TORINO SOSTENIBILE
Mentre Zaia è a Roma, la sindaca Chiara Appendino è a Torino a illustrare il suo studio di fattibilità, «un modello a 5 stelle, virtuoso, sostenibile dal punto di vista ambientale, dove emerge visione ed innovazione (Torino City Lab, guida autonoma in ambito cittadino)», dicono i capigruppo pentastellati di Camera e Senato. Il budget è di 1178 milioni di costi per l’organizzazione e 959 per impianti». E per Torino si schiera Sergio Chiamparino, il governatore del Piemonte, che incontra anche lui Giorgetti: «La candidatura sarebbe a costi contenuti e con basso impatto ambientale». Intanto l’olimpionico Marco Marin, deputato di Forza Italia, invita il Governo «a sostenere la candidatura italiana indipendentemente dalla città scelta dal Coni».