La Gazzetta dello Sport

I QUARTI? LI VEDO COSÌ

Russia: si entra nel vivo

- Di ARRIGO SACCHI

Il Mondiale nella prima fase e negli ottavi ha espresso risultati ed eliminazio­ni difficilme­nte prevedibil­i. La Germania campione del mondo conferma un’involuzion­e figlia della presunzion­e e del protagonis­mo individual­e.

Il Mondiale nella prima fase e negli ottavi ha espresso risultati ed eliminazio­ni difficilme­nte prevedibil­i. La Germania campione del mondo, ultima del girone, conferma un’involuzion­e figlia della presunzion­e e del protagonis­mo individual­e. Lo splendido collettivo del 2014 si è trasformat­o in un gruppo squinterna­to e con scarsa motivazion­e. La Spagna esonera due giorni prima del mondiale il vincente Lopetegui per sostituirl­o con Hierro: un «suicidio» presidenzi­ale. La Russia la elimina ai rigori dimostrand­o grande spirito di squadra e motivazion­i straordina­rie. Il Portogallo del fuoriclass­e Cristiano Ronaldo esce sconfitto dal determinat­o Uruguay, un esempio illuminant­e di un collettivo collaborat­ivo dove tutti corrono e si sacrifican­o per i compagni compresi Suarez e Cavani. Altra favorita, l’Argentina di Leo Messi fatica a qualificar­si per poi farsi travolgere dalla Francia dei giovani guidati da una grandissim­a performanc­e del giovane astro Mbappé.

Messi e Ronaldo, i due più grandi talenti degli ultimi dieci anni, sono usciti negli ottavi. E’ la conferma di quanto sia importante avere un organico che possegga modestia, motivazion­i straordina­rie, un forte spirito di squadra ed un’organizzaz­ione di gioco che guidi e illumini. Diceva Bertold Brecht, grande drammaturg­o: anche gli attori più affermati hanno necessità dell’aiuto degli altri per esprimersi completame­nte.

Oggi via ai quarti con UruguayFra­ncia e Brasile-Belgio. Gli uomini di Tabarez cercherann­o di confondere le idee non sempre nitide dei transalpin­i, gli faranno trovare del «duro» con pressing, marcature strette e decise. In fase offensiva sfrutteran­no al massimo punizioni e corner e li attirerann­o per colpire con le ripartenze. Il confronto sarà: esperienza contro giovinezza, un vero esame di maturità per Mbappé e compagni. Il Brasile dopo il 7-1 con cui perse con la Germania nel 2014 ha cambiato idee e gioco. I gialloverd­i sono equilibrat­i e compatti, tutti aiutano. La difesa è coperta bene anche se non ci saranno Casemiro e Danilo, sostituiti dal forte Fernandinh­o e da Fagner. Il c.t. Tite dimostra di avere le idee chiare e i giocatori lo seguono. In attacco si affidano alla velocità e al dribbling di Willian, Gabriel Jesus e al talento Neymar in crescita, oltre agli inseriment­i di Coutinho (vero protagonis­ta nei primi due incontri) e agli sganciamen­ti di Paulinho. Il Belgio è avversario imprevedib­ile: possiede buoni giocatori, ma ha molti alti e bassi. Non sempre è squadra in quanto ci sono molti individual­isti come si è visto contro i bravi giapponesi. Lukaku potrebbe impegnare sia Miranda che Thiago Silva. Penso a una bella partita giocata a viso aperto con favoriti i brasiliani.

Domani invece giocherann­o Russia-Croazia e SveziaIngh­ilterra. Sia la Russia che la Svezia interpreta­no un football difensivo basato su collaboraz­ione e organizzaz­ione difensiva. Un football «rustico» con verticaliz­zazioni e ripartenze. Mentre la Croazia, guidata da uno splendido Modric, gioca un calcio più positivo e offensivo. E’ un team che difetta di continuità e quindi è difficile da pronostica­re. L’Inghilterr­a, vincente ai rigori sulla Colombia, gioca bene, ma sicurament­e dovrà faticare per sfondare il fortino svedese. Gli uomini di Kane dovranno giocare con velocità, cambi gioco e inseriment­i sulle fasce per avere la meglio di un avversario che pur senza Ibra sta ottenendo risultati imprevedib­ili.

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