Tutto casa, corsa e personal coach: così Balotelli aspetta il Marsiglia
●L’Olympique è all’orizzonte dopo il no al Nizza. Il preparatore: «È già in gran forma»
Nessuno come lui. Nessuno riesce a far discutere anche quando si allena in piena estate verso quella che dovrà essere la stagione della verità. Nessuno come Mario Balotelli, che lavora poco distante da casa sua, a Castel Mella, dove il centravanti azzurro fatica e suda da qualche giorno, in attesa di una nuova proposta, perchè il Nizza è ormai il suo passato. Il club francese, ovviamente, non l’ha presa bene, ed è comprensibile: ci sarebbe ancora un anno di contratto da rispettare, a Vieira un bomber del genere farebbe comodo: 43 in 66 gare in Francia, media decisamente interessante che gli è valsa non a caso la riconvocazione in nazionale.
PROPOSTE Ma adesso Balotelli aspetta un altro treno. Vuole tornare ai livelli di quando vestiva le maglie di Manchester City, Inter e Milan, e deve sbrigarsi. In Italia si è parlato di Napoli, oltre che di Parma e Sassuolo, mentre una super offerta è già arrivata dalla Cina, ma l’attaccante vuole restare in Europa. E l’Olympique Marsiglia sembra avere le intenzioni più serie al momento: quarta classificata nell’ultima Ligue 1, pronta a misurarsi con l’Europa League, ha già offerto a Mario un contratto triennale con opzione per il quarto anno (e al Nizza darebbe 10 milioni di euro).
PERSONAL COACH A Castel Mella non c’è il Vélodrome (e nemmeno il Rigamonti di Mompiano), ma i successi futuri di Balotelli passano da qui. Se i fuoriclasse che guarda con ammirazione fanno dell’allenamento un culto (vedi Cristiano Ronaldo), se allenarsi con la canicola sui campetti di provincia porta fortuna (così rinacque Roberto Baggio), «SuperMario» fa bene ad affidarsi a Stefano Brasetti: personal coach, osteopata, massoterapista bresciano, cura da un tempo un progetto pre-ritiro (all’aperto e in palestra) per giocatori professionisti e in età da Primavera. Difatti con Balotelli si sono allenati anche suo fratello Enock Barwuah e l’ex Brescia Nicolò Quaggiotto, e poi Matteo Prandelli, Nadir Minotti, Andrea Magrassi, Antonio Magli, Gianmarco Gerevini, Nicolò Ragnoli, Matteo Gallo, Andrea Bertazzoli, Richard Austice Amoo, Francesco Ruocco, Andrea Rizzi, Mel Taufer, Angelo Cazzago e Matteo GIORNALE DI BRESCIA Bonetti. «Pretendo il massimo da tutti, anche da Mario, ma obiettivamente fisicamente è già in buone condizioni spiega Brasetti -. Credo molto nelle sue qualità: potenzialmente Mario è devastante. Se lavora come dico io, può essere un’arma letale».