Mica Semplici «Spal feroce o scordiamoci l’impresa bis»
● Ieri primo giorno di lavoro per il club: «Ho rinnovato al 2020, qui si cresce Meret? Un talento, perfetto per Napoli»
Non è mica così... Semplici trovare e trasmettere nuovi stimoli dopo due promozioni, dalla C alla A, e una salvezza nella massima serie. Eppure, Leonardo Semplici ha iniziato ieri il suo quinto campionato alla Spal, a cui per di più si è legato fino al 2020. Per confermarsi, anzi per consacrarsi dopo aver messo in sicurezza una squadra che sembrava spacciata. Semplici ama il mare, le vacanze le ha trascorse tra la Sardegna e Ischia, dove ha partecipato alla 2a edizione di «Parole di Calcio» (organizzata dall’Aiac con il suo consigliere nazionale per i professionisti Daniele Serappo). Ora è tempo di ripartire: fissati 7
test, il più prestigioso con la Lazio.
Semplici, che stagione si attende?
«Più difficile di quella che si è conclusa a maggio e quindi ancor più impegnativa e avvincente per noi. Tutti si aspetteranno qualcosa in più della salvezza all’ultima giornata. Invece ci sarà da lottare, perché sono venute in A Empoli, Parma e Frosinone. E poi perché ripetersi è sempre difficile».
Vietato sognare l’Europa?
«Non scherziamo. Il nostro obiettivo sappiamo tutti bene qual è: salvarci con meno sofferenza rispetto all’anno passato. Se saremo tutti uniti, capendo che i momenti difficili faranno parte del percorso, potremo ripetere l’impresa».
Motivare i suoi calciatori, reduci da due promozioni e una salvezza, sarà difficile?
«Col mio staff dovremo trasferire messaggi nuovi, far comprendere che non siamo al riparo dalle difficoltà. Dovremo tutti rimetterci in discussione e dare il 110% perché il 100% potrebbe non bastare».
Non era più semplice lasciare la Spal chiudendo in bellezza?
«Qualche chiamata c’è stata e mi ha lusingato, ma il mio percorso continuerà per altri due anni perché voglio dimostrare che la salvezza è stata un punto di partenza e non di arrivo».
Da dove bisogna ripartire?
«Dalla difesa a tre che mi dà tante soluzioni, da interpreti di qualità e dalla fisicità perché in A, senza, non si va lontano. Abbiamo riscattato Gomis, Paloschi, Salamon, Kurtic e Viviani: la continuità del progetto può essere il valore aggiunto».
Lazzari è imprescindibile per la Spal 2018-2019?
«Mi auguro possa rimanere un altro anno con noi anche se è già pronto per una big e pure per la Nazionale, spero Mancini lo tenga d’occhio».
Meret, invece, ha salutato. Tornato all’Udinese è poi sbarcato a Napoli. È già pronto per fare il titolare in Champions?
NON BASTERÀ NEANCHE IL 100% IN SERIE A OGNI VOLTA È PIÙ DURA LEONARDO SEMPLICI ALLENATORE SPAL
«Certo, per me è uno dei migliori portieri italiani. Bisogna avere coraggio e scommettere su giovami come lui, intanto mi tengo stretto Gomis che è reduce dal Mondiale. Lo abbiamo riscattato e ne sono felice».
Cosa si aspetta entro la fine del mercato?
«Quattro o cinque innesti per puntellare tutti i reparti, magari un attaccante da doppia cifra da affiancare ad Antenucci che è il nostro capitano e ha rappresentato per noi un’arma in più. Certo, non è facile trovare un bomber conclamato che abbia un ingaggio con i nostri parametri e la voglia di sposare la Spal. Di sicuro, chi prenderà il posto di Borriello dovrà avere motivazioni feroci. Lo chiedo ai miei calciatori e a me stesso».