La Gazzetta dello Sport

Alle 17 l’abbraccio del Filadelfia Domenica a Bormio

●Il tecnico ha voluto l’organico al completo. Mancano solo i reduci dal Mondiale

- INVIATO A TORINO paglia

Quartiere Lingotto, ora centrale del mattino. Una signora si avvicina: «Mi scusi, ma il vecchio Toro inizia domani (oggi per chi legge, ndr). Vero?». Sì, signora, è qui la festa, a una manciata di chilometri. Alle spalle del Lingotto, c’è la casa del Toro: la grande storia del Filadelfia, la modernità dello stadio Olimpico. Passeggian­do in strada, si respira l’attesa di un raduno che da un anno è tornato a casa, tra le mura di quel Filadelfia che fu degli Invincibil­i. Il giorno è arrivato: la squadra è convocata alle 16.15, alle 17 si apriranno i cancelli al pubblico. Perché il Toro che riparte carico di ambizioni non vuole fare a meno dei suoi tifosi. Cerca l’abbraccio, vuole il contatto, ha bisogno di farsi avvolgere e trascinare.

TUTTI I BIG E, allora, che si parta pure. Di corsa, lanciandos­i tutto d’un fiato verso una stagione in fondo alla quale potrebbe esserci quell’ambizione europea che i tifosi sognano. Tutto pronto: Mazzarri, da ieri in città, ha voluto che l’organico fosse presente al completo, con le eccezioni dei nazionali Niang, Ljajic, Obi e Ansaldi (per loro tre settimane di vacanza concordate post Mondiale). Tutti insieme, sin dal primo giorno, perché anche i segnali contano. Il Walterpens­iero è già impostato sul programma di lavoro che ci sarà da sviluppare a Bormio da lunedì mattina (la squadra arriverà in Valtellina domenica pomeriggio): duro e senza sconti, con un gruppo compatto e disposto al sacrificio, il resto verrà da sé. L’onda granata pronta a salire sui muri del Filadelfia abbraccerà tutti i big: da Belotti a Baselli, da Sirigu a Nkoulou (il Lione ne ha ufficializ­zato il riscatto a 3,5 milioni), da Rincon (si allena a Torino da giorni) a Iago, con un bel gruppetto di giovani di ottime speranze del vivaio. E, a meno di colpi di scena, ci sarà anche Barreca: promosso sposo col Monaco, intanto si raduna col Toro, quando gli accordi saranno chiusi saluterà i compagni. Non mancherà Izzo, fresco di firma, tornato in città da Napoli dopo il blitz per le visite mediche. Il Toro si radunerà a pranzo, poi alle 16.15 si apriranno i cancelli del Fila. Per il quale arriva una buona notizia: dopo più di un anno, il 18 luglio si ratificher­à la nomina di Luca Asvisio come presidente della Fondazione Filadelfia. Intanto domani si presentano la prima e la seconda maglia allo stadio Olimpico.

E IL MERCATO? Il d.s. Gianluca Petrachi non si farà distrarre dalla festa. È segnalato attivissim­o alla ricerca del secondo colpo. Obiettivi: un difensore centrale mancino e un centrocamp­ista. Verissimo è lontano, tra le alternativ­e ci sono Bremer dell’Atletico Mineiro (il Toro aspetta, non ha presentato un’offerta), Ferrari del Sassuolo e Samir dell’Udinese. A centrocamp­o la prima scelta è Pereyra del Watford, seguito Krunic dell’Empoli. A destra contatti con Rispoli del Palermo e Lazzari della Spal. Ma oggi è tempo di festa. E chi nel pomeriggio chiuderà gli occhi per un attimo, magari sentirà al Fila gli squilli di tromba di Bolmida. Sì, è il segnale: si parte.

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