Lifting, stile e difesa a tre L’ex precario fa impazzire l’Inghilterra
●Addio allo storico 4-4-2 e svecchiamento: la rivoluzione è compiuta
Si potrebbe definire la rivoluzione di un uomo tranquillo. Gareth Southgate fa pensare a qualcosa d’innovativo persino con quel panciotto da dandy fuori tempo portato con noncuranza. Perché l’uomo che doveva essere un precario, un tecnico di passaggio, ha rivoltato l’Inghilterra come un calzino e l’ha fatta sbocciare per la sorpresa di tanti. Ha cambiato il volto dei leoni, anche con scelte difficili, senza proclami, quasi sottovoce, ma con fermezza e decisione. E l’Inghilterra, che non si fidava più dei nuovi corsi dati i precedenti, ora sta impazzendo per la sua nazionale. La sfida con la Colombia è stata vista da più di 24 milioni di spettatori, share vicino all’80%. Sui social non si parla che di lui, Kane e compagnia. Un noto opinionista inglese ha detto che nel 2016, pensando all’Inghilterra del calcio e alla Brexit, si sarebbe detto che il primo fosse il problema più complicato. Southgate l’ha reso semplice.
RIVOLUZIONE A volte, avere stile significa non rendere le cose difficili. A volte, essere rivoluzionari significa avere buon senso. Southgate ha stile e idee e il coraggio pacato di imporle. L’Inghilterra che non ne azzeccava più una aveva bisogno di un lifting. Lui ha pensato a svecchiarla: qui al Mondiale è la seconda con l’età media più bassa, dietro alla Francia. Ha gestito alla grande gli addii dell’icona Rooney e del senatoreportiere Hart. Ha inserito gente che lui, da ex tecnico dell’Under 21, conosceva bene. Ha vinto parecchie scommesse. Su Pickford, che Courtois prendeva in giro perché troppo basso e ha fatto parate da gigante. Su Trippier, che ora in patria definiscono addirittura il nuovo Beckham. Su Maguire. Soprattutto, ha cambiato la storia del gioco inglese. Da innovatore ha provato prima il 4-3-3, poi il 42-3-1 e infine si è fermato sulla «sacrilega» difesa a 3.
SESSO, KANE E RIGORI Doveva restare per 4 gare, come interregno da Allardyce e il futuro c.t. Ora la Federazione vorrebbe farlo firmare a vita. Tra Capello, duro, e Hodgson, tenero, il saggio Southgate sta nel mezzo. Severo ma giusto. Capello nella dieta aveva vietato le salse, lui le ha reintrodotte. Con moderazione. Il niente sesso siamo inglesi era un classico, lui ha messo le famiglie vicine e i giocatori possono frequentare le compagne dopo le gare, a volte anche prima. «Anche se – dice la moglie di Gareth – noi non ne abbiamo ancora approfittato». Southgate frequenta di più Harry Kane, il suo capitano ideale. Tra loro c’è un grande rapporto. Con lui l’uragano non è solo un serial bomber, è anche un trascinatore. E poi ha compiuto il capolavoro interrompendo la maledizione dei rigori, di cui lui stesso fu vittima. Come? «Abbassando la pressione». Per questo ha chiamato i marine inglesi in ritiro per far imparare ai suoi a gestire ansie e paure. E per questo ha tolto il peso-libertà di scelta. Lui, a Euro ‘96 nella semifinale persa con la Germania si offrì volontario. «I rigori li devono tirare quelli più adatti. E spetta al tecnico decidere. Far scegliere ai giocatori vuol dire sottrarsi alla responsabilità». Se vogliamo, anche questa è una rivoluzione.