Quattro i leoni «feriti», l’unico che rischia davvero è Ashley Young
Botte, e risposte. La polemica dopo il caldissimo quarto di finale tra Colombia e Inghilterra continua. Prima le accuse dei giocatori colombiani – e di Maradona – all’Inghilterra di essere stata favorita dall’arbitraggio e, per estensione del Pibe, dalla Fifa. Ora la replica senza mezzi termini di John Stones. Ieri è stato duro in conferenza stampa: «La Colombia è la squadra più scorretta che abbia mai incontrato. Ha usato tutti i trucchi possibili: pressione sull’arbitro, spingendolo e circondandolo, testata a Henderson, perdite di tempo… Siamo stati bravi a mantenere la calma e ad avere un grande carattere per non farci coinvolgere nei loro piani. Per noi la cosa migliore è stata batterli sul campo, li avrà feriti di più. Noi siamo ancora qui e loro sono sull’aereo che li fa tornare a casa». Da casa, cioè dall’Inghilterra, invece è tornato al ritiro di Repino il centrocampista Fabian Delph che aveva ottenuto il permesso da Gareth Southgate per andare ad assistere la moglie partoriente: finalmente è nato suo figlio.
ACCIACCHI Intanto ci sono quattro piccole ansie per il commissario tecnico dei Leoni. Alla vigilia della sfida con la Svezia che vale la semifinale mondiale, Southgate è alle prese con gli acciacchi di Ashley Young (problemi a una caviglia), Dele Alli (ancora coi postumi della botta a una coscia rimediata contro la Tunisa), Kyle Walker (postumi dei crampi) e Jamie Vardy che ha un risentimento all’inguine. Il caso più serio riguarda l’esterno del Manchester United, che si è fatto male nel finale della lunga partita contro la Colombia. La sua presenza con la Svezia è in dubbio, anche se dovrebbe farcela. Oggi a Samara, sede del quarto di finale, se ne saprà di più. Ha di certo più speranze Dele Alli, anche se ovviamente non potrà essere in formissima con quel fastidio. Non preoccupano infine Walker e Vardy: hanno dolori con cui si può convivere.